Manfredonia nel Caos eolico..

: Negli ultimi mesi, Manfredonia ha assistito a un radicale cambiamento nel suo scenario politico, con la fine di un'amministrazione

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Negli ultimi mesi, Manfredonia ha assistito a un radicale cambiamento nel suo scenario politico, con la fine di un’amministrazione la cui inerzia aveva sollevato serie preoccupazioni su diverse questioni, tra cui la minaccia rappresentata dalle pale eoliche offshore nel Golfo di Manfredonia. Ed è proprio di questi giorni la notizia riportata dai media locali che il Ministero dell’Ambiente ha autorizzato la costruzione di un impianto con 68 turbine a circa 15 chilometri al largo della costa di Manfredonia.

Nel 2014, in seguito alla valutazione dei primi progetti di parchi eolici offshore, Manfredonia e altri comuni costieri si opposero vigorosamente. Le preoccupazioni riguardavano gli impatti ambientali, l’alterazione del paesaggio, la protezione delle attività di pesca e il rischio di interferenze con il turismo. Queste preoccupazioni furono formalmente espresse attraverso un documento firmato congiuntamente dai sindaci dei comuni da Vieste a Barletta, con Manfredonia come capofila. Grazie a tali sforzi, si riuscì a bloccare l’installazione dei parchi eolici.

Oggi, paradossalmente, le stesse pale eoliche che erano state respinte con fermezza fino al 2018 stanno per invadere il nostro mare. A breve, dunque, 68 imponenti turbine eoliche si ergeranno davanti a Manfredonia, alterando il paesaggio e creando ostacoli alla navigazione, ed ulteriori 174 pale eoliche sorgeranno poco distanti in direzione di Vieste, trasformando il mare in un intricato labirinto. Anche Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, ha manifestato gravi perplessità su questa situazione. Se il porto industriale riceverà un finanziamento di 121 milioni per il suo ammodernamento, sarà inutile se le navi non potranno raggiungerlo. Inoltre, come potranno i pescatori svolgere la loro attività in mezzo al labirinto di pale rotanti?

Purtroppo, a seguito della totale indifferenza dell’amministrazione guidata da Gianni Rotice su questo tema, gli iter sono proseguiti inesorabilmente fino a giungere alle autorizzazioni.

Come comunità, non possiamo fare altro che esortare il Ministero a valutare attentamente le implicazioni ambientali e sociali di questa decisione. Speriamo che la prossima amministrazione possa finalmente rompere l’imbarazzante silenzio politico al riguardo, garantendo una gestione responsabile delle energie rinnovabili e preservando il benessere a lungo termine di Manfredonia e del suo ecosistema marino.

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