La mezzanotte è più vicina che mai per L'0roligio dell 'apocalisse che segna ancora 90 secondi a mezzanotte nel 2024, come nel gennaio 2023. Di front
La mezzanotte è più vicina che mai per L’0roligio dell ‘apocalisse che segna ancora 90 secondi a mezzanotte nel 2024, come nel gennaio 2023. Di fronte alle minacce che si accumulano per l’umanità, l’orologio del giorno del giudizio, che dal 1947 simboleggia l’imminenza di un cataclisma globale, è stato mantenuto a 90 secondi dal fatidico gong. Lo indica il Bollettino degli Scienziati atomici fondato nel 1945 da A. Einstein.
Quando venne istituito, l’orologio dell’ Apocalisse segnava 7 minuti alla mezzanotte e da allora è stato aggiornato 25 volte, otto delle quali è stato spostato indietro e 17 in avanti. Il 1991 è stato l’anno in cui la catastrofe è stata più lontana, distante 17 minuti.
L’escalation nucleare
«Le tendenze continuano a puntare in modo preoccupante verso una catastrofe globale», ha riassunto Rachel Bronson, presidente del Bulletin of the Atomic Scientists. «La guerra in Ucraina pone un rischio continuo di escalation nucleare, e l’attacco del 7 ottobre in Israele e la guerra a Gaza illustrano ulteriormente gli orrori della guerra moderna, anche senza escalation nucleare», ha aggiunto.
Clima e AI
Tra i rischi principali individuati da questa associazione di scienziati ci sono la crisi climatica e il fatto che il 2023 e stato designato come l’anno più caldo mai registrato, lo scioglimento degli accordi di riduzione degli armamenti nucleari e la minaccia della disinformazione rappresentata dall’intelligenza artificiale.
L’orologio dell’apocalisse, quindi, si è spostato a 90 secondi dalla mezzanotte di un anno fa, il momento più vicino alla mezzanotte, l’ora fatidica che non bisogna raggiungere.
L’Orologio dell’Apocalisse
Il Doomsday Closk è stato fondato dagli scienziati statunitensi coinvolti nel Progetto Manhattan, che portò alla realizzazione delle prime armi nucleari durante la Seconda Guerra Mondiale. È un conto alla rovescia simbolico per rappresentare quanto l’umanità sia vicina al completamento della catastrofe globale.
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