C’è una Bari che è tra le città più indicizzate sui siti del sesso a pagamento. Una città che è disposta a pagare per ore di svago e di piacere. E
C’è una Bari che è tra le città più indicizzate sui siti del sesso a pagamento. Una città che è disposta a pagare per ore di svago e di piacere. E c’è un’offerta pronta a soddisfare una domanda trasversale e in costante crescita.
Francesca vive a Como, ma è una donna dell’Est. Oggi ha quarant’anni. Da più di venti anni vive nel nostro paese. «Quando sono arrivata qui ho iniziato quasi subito a prostituirmi. Ho conosciuto una persona. Mi ha assicurato che avrei guadagnato bene e che sarei stata al sicuro». Oggi Francesca lavora «in proprio». Una settimana al mese scende a Bari, prenota un Bed and breakfast che è sempre lo stesso. Paga in anticipo e accoglie i suoi clienti: «Sono sempre gli stessi da anni e mi pesa meno».
Anche Maria lavora «in proprio». Lei è italiana. Una serie di vicissitudini familiari l’hanno spinta a un guadagno certo. Una figlia da mantenere e un marito da curare. Maria accoglie i suoi clienti in una casa in affitto a Poggiofranco: «Ho un diploma da infermiera: questo mi consente di pagare un affitto calmierato. Non sono l’unica ad avere questo vantaggio. Diverse mie amiche hanno qualifiche professionali sanitarie come me e viene assicurato loro un affitto più accessibile».
E poi c’è Melissa, originaria dell’ex Unione sovietica, che ha 30 anni e che – a lungo – ha lavorato in una agenzia che gestisce siti visibili a tutti. Per intenderci, anche ai minori. Nonostante la scritta che appare, appena accedi al portale, chieda al navigante di turno di confermare di essere maggiorenne. «Presa visione dei termini e delle condizioni», si può proseguire, quindi, anche mentendo sull’età. E ci si trova davanti a un mondo variegato di donne, dalle più giovani a quelle più mature. Un’organizzazione strutturata quello che si nasconde dietro i volti di queste ragazze. I loro profili sono gestiti direttamente da numeri di telefono e segreterie russe, ucraine e ungheresi. L’offerta è ampissima: basta scegliere sul catalogo. Gli incontri avvengono nei tantissimi B&b ormai diffusi in città e almeno in due alberghi di lusso: uno in centro e l’altro in una zona residenziale. Strutture che garantiscono massimo riserbo: in uno dei due è possibile accedere alle camere direttamente dal garage. Se l’appuntamento è invece in un B&b, si chiede al cliente di fare uno squillo quando si è vicini alla struttura ricettiva. Questo consente, a chi gestisce, di controllare i tempi di «lavoro» delle escort. Non manca un servizio di sicurezza che – dagli appartamenti vicini – controlla che tutto fili secondo le regole. Il tariffario è più o meno sempre lo stesso: duecentocinquanta euro per un’ora e per una prestazione ordinaria. Costo destinato a salire per le richieste «più fantasiose». Le ragazze sono a giro per tutta la settimana: durante periodi straordinari come la festa di San Nicola o l’inaugurazione della Fiera del levante, o anche durante il periodo estivo, aumenta il numero delle escort e le loro prestazioni. Queste agenzie non operano solo a Bari. Controllano la prostituzione di lusso almeno in quindici capoluoghi di regione. Non è detto, però, che dietro queste organizzazioni ci siano storie di sfruttamento.
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