Tra storia e fede. il presepe Vivente di Siponto

Anche in queste festività natalizie la Parrocchia Santa Maria Regina - Siponto offre un'occasione unica per immergersi nella storia millenaria e

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Anche in queste festività natalizie la Parrocchia Santa Maria Regina – Siponto offre un’occasione unica per immergersi nella storia millenaria e nella spiritualità attraverso il Presepe vivente negli Ipogei Paleocristiani sotto la chiesa nella piazzetta di Siponto. Questa esperienza, quasi ventennale, è stata sospesa negli anni della pandemia, ma ha ripreso slancio già dallo scorso anno, grazie all’impegno e alla passione della comunità parrocchiale.

Il Presepe vivente, che tornerà il 6 gennaio dalle 11.30 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 20.30, è curato con dedizione dai ragazzi della parrocchia, che portano in scena le scene salienti della Natività. È questo sicuramente un modo suggestivo per rendere vivo e tangibile il messaggio della fede cristiana, avvicinando i visitatori a quei momenti cruciali che hanno plasmato la storia della salvezza.

Negli altri giorni, la parrocchia offre comunque l’opportunità a chiunque lo desideri di visitare gli Ipogei Paleocristiani, contattando la parrocchia al numero 0884541424 o Aldo Caroleo al 3384485344.

Gli Ipogei, risalenti al periodo tra il II e il IV secolo, costituiscono un autentico tuffo nella storia di Siponto, un’esperienza che avvicina il visitatore al ricco patrimonio di fede e cultura della zona. La visita è un vero e proprio viaggio nel tempo, tra tombe e loculi che raccontano storie di vita e sacrificio. L’atmosfera intrisa di fascino e misticismo delle grotte sottostanti la chiesa, trasporta i visitatori in un’epoca in cui la fede cristiana era spesso vissuta nell’ombra, al riparo dalle persecuzioni.

Il percorso negli Ipogei di Santa Maria Regina di Siponto è un’occasione senza pari per connettersi con le radici della fede cristiana, immergendosi nella storia millenaria di questa comunità che continua a trasmettere la luce della speranza attraverso le nuove generazioni.

Maria Teresa Valente

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