L’oasi Lago salso, diventata ormai terra di cinghiali, un numero impressionante di presenze. Alessandro Manzella responsabile delle Guardie Am
L’oasi Lago salso, diventata ormai terra di cinghiali, un numero impressionante di presenze.
Alessandro Manzella responsabile delle Guardie Ambientali Italiane, denuncia la grave situazione, ormai sfuggita di mano, secondo lui, a chi doveva tenere il territorio sotto controllo e intervenire alle prime avvisaglie!?
La presenza dei cinghiali, non si limita solamente all’area dell’oasi lago salso, ma bensì interessa zone molto più ampie, Palude Frattarolo, Foce del Candelaro, riviera sud fino alla grande pineta di Siponto, arrecando danni a culture e circolazione stradale.
L’Oasi aggiunge Manzella, era dotata di numerosi sentieri, percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo. I percorsi intorno alle strutture dell’Oasi erano percorribili anche da persone su sedia a rotelle e le scuole potevano prenotare visite guidate. Tutto questo, non è più possibile ormai, per il numero impressionante di cinghiali all’interno dell’oasi e per la crescita esponenziale del canneto e rovi, che hanno invaso e ricoperto tutta la zona rendendola inaccessibile.
Alessandro Manzella
Resp.le Guardie Ambientali Italiane.
COMMENTI