«Dalla relazione annuale dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) si rileva una conferma: cresce il numero delle dimissioni presentate dalle la
«Dalla relazione annuale dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) si rileva una conferma: cresce il numero delle dimissioni presentate dalle lavoratrici madri e dai lavoratori padri, nei primi tre anni di vita dei figli. Le dimissioni registrate in Puglia nel 2022 sono state 2.034, con un +20,1% rispetto al 2021. In questo contesto la Cisl ritiene centrale la contrattazione, in particolare di secondo livello, specie in una realtà come quella pugliese, con oltre il 95% di piccole e piccolissime aziende. Contrattazione fondamentale per tutelare sia l’occupazione di madri e padri che l’organizzazione produttiva dell’impresa, abbinato ad un percorso partecipativo dei lavoratori». Lo afferma il segretario della Cisl Puglia, Antonio Castellucci.«In Puglia – sottolinea – importante è il recente avviso pubblico della Regione di un bando per ulteriori risorse ai nuclei familiari per l’accesso ai servizi educativi per minori da zero a tre anni; seppur non ancora sufficiente ad affrontare il problema strutturalmente a causa anche dei pochi posti disponibili nei nidi. Attualmente sono circa 20 posti ogni 100 bambini. Riteniamo fondamentale spendere bene tutte le risorse del Pnrr destinate alla Puglia, sono circa 154 milioni di euro per 328 progetti, seppur nella messa a terra, un pò come in tutta Italia, andiamo a rilento». «Come Cisl – conclude – in Puglia riteniamo che ci sono ulteriori provvedimenti praticabili, ma tutto ciò accompagnati da un maggiore protagonismo pragmatico e programmato dei Comuni, che devono mettere in campo forte coesione, condivisione con le parti sociali, in particolare nel corso della consultazione e confronto dei bilanci. Necessario in queste dinamiche sarà il rafforzamento della Pubblica Amministrazione intervenendo sulla carenza di personale utile ad una progettazione propria ed efficace per le famiglie e le comunità intere, grandi o piccole che siano».
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