Il lancio di fumogeni e bombe carta da un settore all'altro, l'invasione della pista di atletica ed un tifoso della Casertana ferito dopo e
Il lancio di fumogeni e bombe carta da un settore all’altro, l’invasione della pista di atletica ed un tifoso della Casertana ferito dopo essere stato aggredito da un manipolo di ultras del Foggia. Questa l’escalation di violenza accaduta allo stadio Pinto durante l’intervallo dell’incontro di Lega Pro terminato due reti a una per i padroni di casa.
Tutto ha avuto inizio al fischio del direttore di gara dopo i primi 45 minuti: dal settore occupato dai tifosi rossoneri viene lanciato qualcosa all’indirizzo degli ultras rossoblu assiepati nei distinti. Oggetti ma anche fumogeni e qualche bomba carta.
La reazione della tifoseria di casa è violenta. Viene divelto un cancello con decine di tifosi che invadono la pista di atletica che circonda il terreno di gioco. E’ qui che avviene lo scontro con un manipolo di supporter rossoneri armati di mazze, che nel frattempo avevano scavalcato le recinzioni del proprio settore.
Durante gli scontri, un tifoso della Casertana viene preso a calci, schiaffi e pugni. La polizia, in tenuta antisommossa, riesce a far allontanare gli aggressori, che ‘corrono’ verso il proprio settore. Il tifoso della Casertana è a terra, privo di sensi. Gli agenti prestano i primi soccorsi, poi un’ambulanza trasporta il ferito in ospedale. La partita resta sospesa per quasi un’ora. Alle 22.30 il gioco riprende. Il Foggia accorcia le distanze all’89esimo, ma non basta.
Finisce 2 a 1 per i falchetti.
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