Questa mattina, alle 6.45, una donna di Manfredonia ha dato alla luce un bambino. Nulla di straordinario se non fosse che il parto è a
Questa mattina, alle 6.45, una donna di Manfredonia ha dato alla luce un bambino. Nulla di straordinario se non fosse che il parto è avvenuto in casa ed è stato portato a termine a distanza, prima in collegamento con la centrale operativa del 118, poi con l’ausilio del’ostetrica di fiducia, che in videochiamata ha dato indicazioni utili alla giovane madre permettendole di mettere al mondo Alessandro tra le mura domestiche.
Nel frattempo papà Antonio aveva allertato gli operatori dell 118 di Manfredonia 1, sopraggiunti sul posto poco dopo insieme a Vincenzo, collega della postazione del 118 di Zapponeta, che ha dato una mano ai colleghi nella gestione straordinaria della situazione, durante la quale non sono mancati momenti di apprensione quando il piccolo sembrava non respirasse più.
Elisa e il bambino sono stati trasportati nel reparto di Neonatologia di Casa Sollievo della Sofferenza, a San Giovanni Rotondo, su un’ambulanza con a bordo la dottoressa Perna, l’autista Pavel, il soccorritore Alessandro e l’infermiere Matteo. Mamma e figlio stanno bene.
Decisivo è stato il ruolo svolto dal marito della donna, Antonio, operaio al quale evidentemente è tornato utile il corso da soccorritore svolto con l’associazione ‘Quadrifoglio’ di Manfredonia, che si era concluso proprio con alcune lezioni sul parto precoce e a termine, oltre che su come gestire le urgenze in questi casi.
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