Mo vone Natele.. Mo vone Natele

, ... (di Maria Teresa Valente ✍️) , , . . Per non dimenticare le nostre tradizioni e la nost

Manfredonia, uomo si accascia al suolo. Trasportato d’urgenza in ospedale
Torna l'ora legale, domenica si dorme di meno: lancette avanti alle 2
Cumuli di alghe fanno scappare i bagnanti di Siponto. Alle corde i gestori degli stabilimenti balneari

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(di Maria Teresa Valente ✍️)

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Per non dimenticare le nostre tradizioni e la nostra storia, ho voluto proporre un’antica filastrocca manfredoniana degli inizi del Novecento, racchiusa nel libro “A bella copje de Storje e Patorje a… Manfredonje” del Gruppo Arte Popolare San Michele del 1978.

Un tuffo nella mia infanzia e probabilmente in quella di tanti sipontini, quando alle elementari imparavamo questa filastrocca e le nostre aule si trasformavano in meravigliosi laboratori natalizi, dove con vinavil e mollette davamo vita a piccoli ma grandi capolavori da donare ai nostri genitori.

E mi sembra di vederla la mia maestra, La Torre Anna Palma, girare instancabile tra i banchi mentre sorridendo con gli occhi ci invitava a ripetere in coro: Mo vone Natéle… Mo vone Natéle…

Maria Teresa Valente

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