La chiesa di Manfredonia invita tutti a” sporcarsi le mani” Brigida di Azione :politica va vissuta come alta forma di carità

Ritrovare la passione e quei segmenti sociali che riconducano verso strade percorribili per ridar vigore ad una vita sociale rinchiusa da troppo t

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Ritrovare la passione e quei segmenti sociali che riconducano verso strade percorribili per ridar vigore ad una vita sociale rinchiusa da troppo tempo nella bolla dell’indifferenza e della solitudine. Nessuno dovrà più stare a guardare come semplice spettatore ma dovrà, inevitabilmente, sporcarsi le mani”. Lo afferma in una nota Gaetano Brigida, commissario cittadino di Azione Manfredonia commentando l’iniziativa dell’arcidiocesi presso il salone, sorprendentemente gremito, della chiesa Santo Spirito.“Il primo incontro della Pastorale Sociale – afferma Brigida – si conclude con la speranza di aver fatto breccia almeno nei giovani uditori intervenuti per ascoltare le riflessioni sul tema della Politica e la sua partecipazione. Chiedersi come riscoprire la propria vocazione politica, resuscitare la passione attraverso percorsi virtuosi di cittadino attivo e attento sulla questione della cosa comune”. Per Brigida “il forte e insistente richiamo alle parole di Papa Francesco rendono certamente singolare l’incontro dandone un significato più chiaro rispetto al messaggio che si vuole lanciare. Il buon cristiano è chiamato ad impegnarsi per costruire la pace e la giustizia nella verità e ha il dovere di impegnarsi davanti alle grandi questioni sociali del nostro tempo. La Politica va vissuta come alta forma di carità, gratuità e generosità. I temi principali alla base di una programmazione condivisa: la pace, patrimonio dell’umanità, l’ambiente, da rispettare, la politica del lavoro, i nostri figli vanno via perché senza futuro, situazione demografica, sempre meno abitanti con una fascia di età oltre i 60. Lo stesso vangelo ha una dimensione politica, che è quella di convertire la mentalità sociale. I Martiri, i Santi, i perseguitati ne sono la diretta conseguenza. Ciò invece che non dovrebbe fare la Chiesa è la politica dei partiti”. Poi

aggiunge: “D’altronde lo stesso Gesù fu un forte attivista politico, basta leggere il vangelo per capirlo. Oggi sarebbe l’influencer con più follower in assoluto e lui poteva permetterselo. Ma il suo agire non era per raccogliere popolarità, fama e benefici personali, una caratteristica ormai associata a chiunque oggi voglia impegnarsi ed entrare nel mondo ‘sporco’, perciò sporcarsi le mani, dove non c’è morale per il raggiungimento del benessere della collettività.

Il vero freno alla partecipazione attiva è un male dei nostri tempi, il presentismo. La convinzione che esista solo il presente e che bisogna occuparsi delle cose nel momento che ci capitano anche quand’esse sono prevedibili e aspettate. Mentre il futuro e il passato come costrutti psicologici non realmente esistenti. Mai saremo in grado di prevedere e programmare nulla, tutto sarà vissuto con estrema urgenza e fretta con un risultato scadente. In attesa del secondo incontro, c’è tanto materiale su cui riflettere, tanti pensieri che convergono su una unica convinzione, avere l’obbligo di entrare in campo, non quello largo o quello giusto ma quello del Noi. Se decidi di preparare il pane devi ad ogni costo sporcarti le mani di farina

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