Rigenerazione urbana. Campo: “Città meno degradate e più sostenibili con incentivi a ristrutturazioni e demolizioni”

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Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale

Migliorare la qualità e la sicurezza insieme alla sostenibilità energetica e ambientale delle città sono alcune delle finalità della proposta di legge che disciplina gli interventi di ristrutturazione edilizia approvata oggi in V Commissione, all’unanimità dei presenti.

Per ottenere questo risultato, i Comuni possono favorire e incentivare la rigenerazione urbana anche attraverso limitati e vincolati incrementi di volumetrie esistenti, assegnati in misura maggiore a quanti vorranno demolire, ricostruire o delocalizzare immobili degradati e fatiscenti.

Si prevedono anche riduzioni o esclusioni dell’applicazione dell’IMU per gli interventi edilizi destinati alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale sociale e una quota non inferiore al 20% degli stessi sia riservata a fitti con canone agevolato.Sarà il Consiglio Comunale ad individuare gli ambiti urbani in cui applicare gli ampliamenti delle cubature che, comunque, devono rispettare tutte le norme vigenti di carattere generale, a partire da quelle che tutelano il paesaggio e che impongono limiti alla densità edilizia. Analoga tutela è garantita agli edifici vincolati per ragioni storiche e culturali o che sorgono in aree protette o soggette a dissesto idrogeologico.Grazie al disegno di legge della Giunta regionale, predisposto dal consigliere delegato Stefano Lacatena, si superano e risolvono tutte le difficoltà interpretative e applicative causate dalle leggi di proroga del Piano Casa. I Comuni, anche quelli che non hanno ancora adottato il Piano Urbanistico Generale, avranno, dunque, a disposizione gli strumenti e le regole utili a ridurre progressivamente il degrado o l’abbandono di zone della città come a ridurre il consumo di suolo.

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