149 milioni per “salvare” la sanità pugliese.

La Commissione bilancio e programmazione, presieduta da Fabiano Amati, si è riunita per l’esame dei disegni di legge di assestamento e variazione

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La Commissione bilancio e programmazione, presieduta da Fabiano Amati, si è riunita per l’esame dei disegni di legge di assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2023, il rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022 ed il bilancio consolidato della Regione Puglia.L’assessore al bilancio Raffaele Piemontese è intervenuto per relazionare sui provvedimenti in esame. Per iniziare si è soffermato sulle risultanze del Rendiconto generale del 2022 evidenziando che da parte della Regione Puglia è stata condotto un’attenta e solida gestione delle politiche di bilancio in un contesto di graduale ritorno alla normalità dopo il periodo della pandemia, tenendo conto anche delle criticità esistenti legate ad una serie di variabili economiche che incidono sulle attività produttive, come il rincaro dei costi energetici. Nonostante questo quadro complessivo delicato, l’assessore ha sottolineato che il bilancio si conferma solido con i conti in ordine derivante da una gestione virtuosa e attenta delle risorse regionali e nessun aumento del carico fiscale dei cittadini pugliesi. In relazione al risultato solido del Rendiconto 2022, 149 milioni di euro del bilancio autonomo hanno consentito alla sanità di raggiungere gli standards di riferimento, affrontando nello stesso tempo i costi che non erano prevedibili per l’incremento del caro energia e del peso dell’inflazione.Sulle politiche di spesa è strato ragionato su un complessivo di 14 miliardi di euro, di cui buona parte è stata assorbita dalla spesa sanitaria per 9 miliardi di euro, 1 miliardo circa per le politiche destinate ai trasporti, meno di 500 milioni per lo sviluppo economico, 240 milioni per le politiche agricole e la pesca, 310 milioni di euro per le politiche sociali e famiglia. Nel 2022 sono stati raggiunti i target di spesa nell’attuazione degli interventi finanziati con i fondi di finanziamento europei, tant’è che entro il 31/12/2023 saranno spesi il cento per cento delle risorse FESR- FSE per un importo di 4 miliardi e 200 milioni di euro. Un altro aspetto rilevato è quello del rispetto della tempestività dei pagamenti delle fatture, che avviene con oltre 7 giorni di anticipo rispetto alla normativa vigente. Anche l’andamento dello stop di indebitamento procede positivamente, infatti sul debito residuo si riesce a stare al di sotto del 5%, raggiungendo livelli importanti dell’1%. Il bilancio consolidato evidenzia un utile complessivo che supera i 300 milioni di euro. Infine, per quanto concerne l’assestamento, Piemontese ha specificato che è sostanzialmente rigido, per il quale si è deciso di seguire la scelta politica di andare nella direzione univoca per evitare tagli nell’erogazione di servizi sanitari o di rivedere l’aliquota irpef regionale, facendo da subito un’operazione che ha tenuto dentro tutti gli Assessorati, da cui sono stati resi disponibili circa 79 milioni di euro da destinare al Servizio sanitario regionale, anche in considerazione dei trasferimenti nazionali che non sono più corrispondenti a quelli derivanti dai bisogni. Si sta lavorando per fare in modo che tutti i servizi possano essere erogati senza incrementare le tasse. Si è provveduto dunque alla copertura di spese di oltre 14 milioni di euro come contributo al Servizio sanitario nazionale da parte delle Regioni.

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