Sono sette i papabili per un posto da dirigente amministrativo a tempo determinato al Comune di Manfredonia. Lunedì 20 novembre alle 10:30 i cand
Sono sette i papabili per un posto da dirigente amministrativo a tempo determinato al Comune di Manfredonia. Lunedì 20 novembre alle 10:30 i candidati dovranno presentarsi a Palazzo di Città per sostenere il colloquio. “La mancata presentazione nel giorno ed all’ora prestabiliti per il colloquio – fanno sapere dal Comune – equivarrà a rinuncia alla procedura selettiva, anche se la mancata presentazione fosse dipendente da causa di forza maggiore”.Sono ben 27 i candidati non ammessi alla procedura selettiva, tre per non aver fornito il riscontro richiesto e gli altri 24 per mancanza di requisiti. Ad oggi l’ente di Palazzo San Domenico è privo di alcune figure apicali all’interno della tecnostruttura dove figurano soltanto tre dirigenti a tempo indeterminato ed uno a tempo determinato, quest’ultimo gravato da numerose “deleghe”. Infatti, l’amministrazione comunale ha proceduto alla modalità “dell’interpello” per assegnare il servizio di “Gestione delle Risorse Umane”.
L’interpello è riservato ai dipendenti del Comune di Manfredonia con contratto a tempo indeterminato in possesso della qualifica dirigenziale o appartenenti all’area dei funzionari. Il tentativo, però, è stato vano per i requisiti “impossibili” applicati dall’ente. Oltre ai canonici titoli di studio, è richiesto “l’esercizio per almeno un quinquennio delle funzioni dirigenziali nell’area della gestione delle risorse umane, sia per gli aspetti giuridici che del trattamento economico, in organismi, enti pubblici o privati, ovvero aziende pubbliche o private”. Tale requisito si intende “soddisfatto se, per almeno cinque anni si è ricoperto un ruolo dirigenziale in organismi ed enti pubblici o privati”.
Tra i requisiti si chiedeva di “aver maturato, per almeno dieci anni concrete esperienze di lavoro subordinato nel settore della gestione delle risorse umane sia per gli aspetti giuridici che del trattamento economico in posizioni funzionali per l’accesso alla dirigenza”. Nel documento comunale si legge anche che “l’incarico sarà conferito dal sindaco per la durata di tre anni ed avrà decorrenza giuridico-economica dalla data indicata nel contratto individuale di lavoro; prima della scadenza si potrà estenderne la durata fino al termine massimo di anni cinque”.
All’interpello partecipò il solo Antonio Lombardi, dipendente a tempo indeterminato dell’ente. Il suo tentativo, però, venne respinto in quanto la sua candidatura fu “trasmessa al protocollo dell’ente oltre il termine di scadenza del 18 agosto 2023”.
Il Comune dichiarò “conclusa, per mancanza di candidature presentate entro il termine prescritto, la procedura di selezione mediante interpello interno indetta con propria determinazione n. 1154 del 11/08/2023″. Nessuno, infatti, avanzò la propria candidatura, forse proprio per il requisito “monstre” che taglia le gambe a molti validi professionisti.
Palazzo di Città è dunque corsa ai ripari attraverso un bando di concorso allargato anche agli esterni. Ben 24, però, sono stati respinti proprio per mancanza dei requisiti.
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