L’intensità, la sapidità, la cura della raccolta meccanica, l’eccellenza della materia prima non solo nel periodo centrale di raccolta ma anche a
L’intensità, la sapidità, la cura della raccolta meccanica, l’eccellenza della materia prima non solo nel periodo centrale di raccolta ma anche a fine campagna: il pomodoro è una cosa seria e Mutti azienda leader nel settore col cuore a Parma premia gli agricoltori virtuosi col suo oscar di qualità. A due aziende emiliane i primi due Pomodorino d’Oro Mutti del 2023 – le categorie sono quattro – consegnati in una cerimonia a Reggio Emilia. Il premio, alla 24/ma edizione, ha detto l’ad Francesco Mutti, ha vissuto negli anni una crescita che “è comune con quella che hanno avuto gli agricoltori e anche la nostra stessa azienda”.A Reggio premiata per la categoria ‘pomodoro tondo’ la società agricola Franzoni, che ha vinto in casa, essendo una realtà, gestita da Marco Franzoni e dalla sua famiglia, che si trova nelle campagne di Gualtieri (nel Reggiano). La famiglia Franzoni è stata pioniera, in stretta collaborazione con Mutti, del progetto ‘Instafactory’, per trasformare il pomodoro in passata direttamente sul campo e si è particolarmente distinta negli anni, tanto da detenere il record dei trofei del Pomodorino d’Oro Tondo Mutti, vinto sei volte dal 2010. Passando invece al ‘pomodoro datterino’, unica delle quattro categorie che vede competere entrambe le filiere, Nord e Sud, ad essere premiata è stata l’azienda agricola Bosco di Stefano e Marina Bosco di Coenzo (Parma). Il prossimo 10 novembre a Cerignola (Foggia) Mutti consegnerà il Pomodorino d’Oro per le categorie ‘pomodoro lungo’ e ‘pomodoro ciliegino’.
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