Natale ‘abolito’? La politica si ribella su cambio nome

Natale cancellato, arriva la Festa d'inverno? Fa discutere la decisione del Presidente dell'Istituto Universitario Europeo di Fiesole di cambiare nome

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Natale cancellato, arriva la Festa d’inverno? Fa discutere la decisione del Presidente dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole di cambiare nome al Natale per eliminare il riferimento cristiano. La vicenda finisce sotto i riflettori della politica, con la Lega schierata in prima fila per contrastare l’iniziativa che viene bocciata senza appello da tutto il centrodestra.

Addobbi di Natale

In un messaggio postato su X, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani si dice “sorpreso” dall’ipotesi formulata dall’Istituto e sottolinea come “noi siamo fieri del rispetto delle nostre radici cristiane, l’Europa è basata su questo. Non è un caso che l’Italia aveva scelto la Badia Fiesolana come sede dell’Istituto”.

La politica si ribella

Per il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato si tratta di “una idea folle e gravissima che offende tutti noi, le nostre radici e la nostra cultura. Rispediamo al mittente qualsiasi assurda richiesta di ‘revisione del Natale’ in nome di un buonismo e di una tolleranza a senso unico di cui siamo stanchi”. “L’Italia ha la sua storia e continueremo a rispettarla così come deve fare chiunque arrivi nel nostro Paese, senza pensare di stravolgere secoli di cultura che ci hanno portato ad essere il Paese accogliente che siamo, a differenza di altri che, come vediamo nelle cronache internazionali, fondano la loro cultura su intolleranza e fanatismo. Basta con queste richieste assurde. Noi faremo di tutto per mantenere salde le nostre tradizioni e i nostri valori cristiani”, conclude.

Si augura che “i responsabili dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole si ravvedano” Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega. “Tale decisione sarebbe una sonora ed inaccettabile bocciatura delle nostre tradizioni, a favore di una maldestra volontà di non voler irritare altre culture – sostiene Galli – La festività del Natale ha una sua peculiare ed insostituibile caratteristica e volerla palesemente oscurare è intollerabile. Pertanto, se non verrà fatta marcia indietro, chiederò ufficialmente di annullare il consueto contributo regionale all’Università per la Festa dell’Europa”. “Noi continueremo a difendere i nostri valori ed il Natale va, quindi, assolutamente e complessivamente preservato da ogni tentativo di sminuirne l’importanza”, conclude Giovanni Galli.

Per l’europarlamentare Susanna Ceccardi (Lega) “la discussione sull’opportunità di ‘rinominare’ il Natale, assumendo un ‘linguaggio inclusivo’ per cancellarne l’essenza cristiana, è solo la punta dell’iceberg di una tendenza ideologica dell’Unione Europea che il ‘piano per l’eguaglianza etnica e razziale’ dell’Istituto Universitario Europeo, con le sue follie ‘woke’, riflette e fa propria in pieno”. “Bruxelles – aggiunge – sulla scorta delle università ‘progressiste’ americane, sta attuando una vera e propria propaganda negazionista e falsificazionista, negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, sostenendo ad esempio – come si legge nel piano dell’EUI – che ‘’identità e l’anima dell’Europa sono multiculturali’. In realtà l’Europa, che è qualcosa di ben diverso dall’UE, ha evidenti radici greco-romane e cristiane, come è noto a chiunque conservi un po’ di onestà intellettuale. Sostenere che l’Europa ha mille identità significa invece stabilire che non ne ha più nessuna, che non ha radici, che i fondamenti valoriali della sua civiltà millenaria non esistono. E questo dobbiamo assolutamente contrastarlo”.

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