si accascia al suolo durante una lezione di ballo, 68enne salvato dall’intervento ‘a staffetta’ degli operatori sanitari. E’ successo ieri sera
si accascia al suolo durante una lezione di ballo, 68enne salvato dall’intervento ‘a staffetta’ degli operatori sanitari.
E’ successo ieri sera, a Monte Sant’Angelo, dove la macchina dei soccorsi ha funzionato alla perfezione: “Senza di voi non ce l’avrebbe fatta. Abbiamo avuto un miracolo”, ha commentato a mente fredda la moglie del malcapitato, attualmente ricoverato nel reparto di Terapia intensiva cardiologica di Casa Sollievo della Sofferenza.
L’intervento, coordinato in tutte le fasi dalla centrale operativa del 118, ha visto avvicendarsi prima due infermieri (liberi dal servizio) di ‘Casa Sollievo della Sofferenza’, poi gli operatori sanitari del 118 di Monte Sant’Angelo, con automedica da Mattinata, e infine l’equipe dell’elisoccorso.
L’INTERVENTO | L’uomo si è improvvisamente accasciato al suolo, sotto lo sguardo attonito dei compagni di ballo, per un arresto cardiaco. In quel momento, in sala, vi erano Angelo e Giovanni, due infermieri di ‘Casa Sollievo’ che, senza perdersi d’animo, hanno avviato subito il massaggio cardiaco e altre manovre rianimatorie, utilizzando anche il defibrillatore presente in struttura.
Immediato l’arrivo del 118 di Monte Sant’Angelo (team leader Isabella Taronna, autista Damiano Villani e soccorritrice Pina Prosperino), con automedica da Mattinata (dottoressa Ciociola e autista Rosario Navarra). Gli operatori del 118 hanno continuato a rianimare l’uomo per circa 20 minuti fino ad ottenere il circolo spontaneo. In accordo con la centrale operativa del 118, è stato attivato l’elisoccorso (dottoressa Donatella Fortarezza, infermiere Generoso Rignanese, piloti Giacomo Marchesini e Giuliano De Nardis, tecnico Alessandro Perrini) che ha trasportato il paziente all’ospedale di San Giovanni Rotondo.
“E’ stato un intervento perfetto”, ha spiegato l’infermiera Isabella Taronna. “Una serie di coincidenze positive hanno fatto sì che la macchina del soccorso funzionasse al meglio”. Fondamentale è stata la presenza del defibrillatore in struttura e degli infermieri che, tempestivamente, hanno avviato il massaggio cardiaco e le manovre rianimatorie. “In questi casi il fattore tempo è fondamentale”, conclude Taronna, così come fondamentale è la presenza di defibrillatori in luoghi pubblici o largamente frequentati.
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