Roger Waters ci riprova: in uscita ‘The Dark Side Of The Moon Redux’

Quando i Pink Floyd entrarono in studio per registrare The Dark Side Of The Moon, era il 1972, Syd Barrett era stato allontanato ormai da 4 anni. I pr

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Quando i Pink Floyd entrarono in studio per registrare The Dark Side Of The Moon, era il 1972, Syd Barrett era stato allontanato ormai da 4 anni. I problemi mentali del geniale fondatore dei Pink Floyd, il ‘diamante pazzo’ della band, erano diventati talmente insostenbili e incontrollabili che allontanarlo divenne inevitabile. Ma la figura di Syd Barrett ha continuato comunque ad essere presente e ad influenzare la produzione pinkfloydiana, soprattutto in album come The Darks Side Of The Moon, Wish You Were Here e The Wall.

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Mezzo secolo fa, era il 3 marzo del 1973, i Pink Floyd pubblicarono The Dark Side Of The Moon, ottavo disco in studio del gruppo, considerato l”album perfetto’ per eccellenza, uno dei più famosi concept album insieme a Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles, uscito a marzo 1967, Blonde on Blonde di Bob Dylan, marzo 1966 e Freak Out!, pubblicato a giugno 1966, dei the Mothers of Invention di Frank Zappa. Diversi i temi affrontati in questo disco che presenta diverse sfumature, dal conflitto interiore, al rapporto con il denaro, dal tempo che trascorre, dalla morte, all’alienazione mentale.
Quest’anno le celebrazioni dell’anniversario dell’album hanno diviso ancora di più i Pink Floyd e Roger Waters, quest’ultimo autore di gran parte delle tracce del disco, e soprattutto gli appassionati della band che ormai si riconoscono in fan di David Gilmour e fan di Waters. I canali ufficiali della band hanno annunciato l’uscita per il 13 ottobre della versione di The Dark Side Of The Moon rimasterizzata su CD, LP e Blu-ray audio.

Ma sette giorni prima, il 6 ottobre, Waters uscirà con una versione tutta sua di Dark Side, ‘The Dark Side of the Moon Redux’, la scelta di rivedere in tutto e per tutto l’album che però ha diviso fan e semplici appassionati: “Non si può toccare un album del genere”, la media delle reazioni sui social. L’originale di The Dark Side Of The Moon presenta delle sonorità che contribuiscono a renderlo unico: dall’atmosfera pacata e ipnotica di Us And Them e di Breathe, all’ironia piena di vigore e di passaggi strumentali pieni di innovazioni di Money, alla riflessione sul tempo che passa anche qui con passaggi strumentali innovativi di Time.

In questa nuova versione di ‘Dark Side of the Moon Redux’ l’atmosfera proposta da Waters è essenzialmente cupa, tenebrosa, ricalcando la linea scelta per le sue produzioni da solista, come l’ultimo Is This the Life We Really Want? o il precedente Amused to Death. Fin dall’ascolto dei primi singoli pubblicati, l’assenza dei soli di chitarra ha confermato una scelta che non ha sorpreso fan o detrattori di Waters. Nell’ultimo tour, infatti, aveva riproposto anche una Comfortably Numb senza assolo che invece l’amico rivale David Gilmour aveva inciso contribuendo in maniera determinante al successo del singolo.
Altra novità che spicca è indubbiamente l’introduzione parlata di Waters, come quando in Redux cita Free Four, singolo tratto da Obscured by Clouds, pubblicato un anno prima di The Dark Side Of The Moon: “I ricordi di un uomo nella sua vecchiaia / Sono le azioni di un uomo nel fiore degli anni”.

Con l’originale Dark Side, l’allora 30enne Waters e i Pink Floyd lanciavano moniti e avvertimenti, con questo album l’ex bassista della band, riflette sulla vita con gli occhi di un musicista che ha compiuto 80 anni. Con questa nuova pubblicazione, Waters ha mostrato per l’ennesima volta capacità fuori dal comune, trovando la capacità di adattare all’oggi uno stesso album pubblicato 5 decenni prima, con altre finalità, altri soggetti. Lo ha reso indubbiamente altro rispetto al precedente, quasi a volerlo affiancare. “Non vuole sostituire l’originale, che è ovviamente insostituibile”, ha voluto precisare Waters quasi ad anticipare quelle polemiche che inevitabilmente avrebbero travolto lui e la sua scelta. “È un modo per celebrare una registrazione di cui Nick, Rick, Dave ed io abbiamo tutto il diritto d’essere orgogliosi”.

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