Polemiche sul concorso all’Acquedotto Pugliese, l’ordine dei giornalisti: “Ambiguità nel bando”

Ambiguità nel bando di concorso Aqp per assumere uno specialista dell’informazione? Sul caso interviene il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell

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Ambiguità nel bando di concorso Aqp per assumere uno specialista dell’informazione? Sul caso interviene il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia, Piero Ricci. “Spiace – dice – che quel bando contenga ambiguità sul ruolo di chi informa e spiace che sia proprio Aqp a ignorare un’interlocuzione preventiva con l’Ordine come avviene invece abitualmente con la Regione e le sue agenzie”.

I FATTI – Aqp aveva avviato oltre dodici mesi fa un bando per un posto da “Media & Brand Specialist” con contratto a tempo indeterminato. Il bando per specialisti della comunicazione non prevedeva come requisito d’ammissione l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, che invece era considerata solo come elemento di valutazione.

A conclusione delle varie prove, scritte ed orali (e non solo con valutazione di titoli come inizialmente previsto dal bando), è stata stilata una graduatoria, con i nomi degli idonei non resi pubblici, ma sostituiti dai codici assegnati a ogni candidato nelle fasi di partecipazione alle prove concorsuali. L’Ordine dei giornalisti della Puglia, in una nota, auspica che venga “colmato il deficit di trasparenza nella predisposizione delle graduatorie”.

Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale Michele Picaro(Fdi) che ha presentato un accesso agli atti ad Aqp, oltre che un esposto all’Anticorruzione per verificare eventuali violazioni alla normativa sulla trasparenza.

Il bando “incriminato” è stato lanciato nell’estate 2022 con scadenza subito dopo Ferragosto (prorogata dopo un articolo della «Gazzetta»).  A giugno c’era stato un test preselettivo non previsto in cui compaiono due domande con le risposte già compilate. “Sul sito Aqp – dice Picaro – è scritto che le selezioni avvengono “nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza, pubblicità e pari opportunità e trattamento”. Ma è proprio così? È per questo che abbiamo deciso di chiedere gli atti e di segnalare i nostri dubbi all’Anac”.

“La graduatoria della selezione – dice il consigliere barese – è stata pubblicata il 21 giugno, solo con i codici identificativi. Abbiamo atteso che fosse pubblicato nome e cognome del vincitore, così come prevede il Decreto sulla Trasparenza, e nell’attesa abbiamo pensato che il nome sarebbe stato reso noto al momento dell’unica assunzione prevista. Invece siamo già a quota tre assunti, e secondo alcune fonti si arriverà a quota sette. Tuttavia sul sito Aqp continua ad esserci solo una graduatoria di codici, contravvenendo alla norma che prevede la pubblicazione dei nomi di chi viene assunto. Troppa privacy diventa sospetta. E per non continuare a pensar male vogliamo e chiediamo chiarezza”.

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