Il Caro Carburante distrugge gli autotrasportatori, che chiedono a gran voce azioni urgenti: “Senza interventi, a rischio imprese e lavoratori”. I
Il Caro Carburante distrugge gli autotrasportatori, che chiedono a gran voce azioni urgenti: “Senza interventi, a rischio imprese e lavoratori”. Il trasporto su gomma, infatti, è il canale maggiormente utilizzato per la movimentazione merci nella Regione. Tuttavia il continuo rincaro del prezzo del carburante “sta mettendo a rischio il futuro delle quasi 9.000 imprese e di migliaia di dipendenti che operano in questo settore in Puglia”, denuncia Confartigianato Puglia.
“Si tratta dell’ennesimo colpo a un settore messo alla prova da anni di rincari, che già soffre per la concorrenza sleale, la carenza di personale qualificato, le infrastrutture carenti e normative fortemente restrittive. La voce carburante incide per oltre il 30% sui costi operativi delle imprese: considerato anche l’aumento generalizzato di gomme, ricambi e manutenzioni è chiaro come stia venendo meno la sostenibilità economica delle attività. All’incremento dei costi d’esercizio, infatti, non corrispondono aumenti proporzionali e immediati delle tariffe praticate dalla committenza”.
Ciò senza contare che, dove praticati, gli aumenti si ripercuotono negativamente sull’intera filiera, determinando un aumento dei prezzi dei beni di consumo e generando ulteriore inflazione. Ecco perché le imprese pugliesi chiedono alle istituzioni di intervenire con urgenza per adottare una volta per tutte misure concrete e, soprattutto, strutturali per contrastare l’aumento del costo carburante e tutelare la categoria degli autotrasportatori. “La sensazione è che il caro-carburanti sia qui per restare: gli aumenti degli ultimi anni difficilmente saranno riassorbiti. E se si tratta di un salasso per i normali cittadini, figuriamoci per chi con quel carburante svolge un’attività economica, come i trasportatori” ha dichiarato il presidente regionale di Confartigianato Trasporti, Michele Giglio.
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