Il Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) ha comunicato che sarà riattivata la Cun, commissione unica nazional
Il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) ha comunicato che sarà riattivata la Cun, commissione unica nazionale, sul grano duro. Si tratta di un osservatorio che garantisce trasparenza sui prezzi. Soddisfatte la Cia-Agricoltori e la Coldiretti.
CIA- AGRICOLTORI
“La riattivazione della CUN, la Commissione Unica Nazionale sul prezzo del grano, è una buona notizia ed è un punto di partenza, segno che la straordinaria mobilitazione CIA di questi mesi ha cominciato a dare i suoi frutti. La Puglia è stata decisiva”. “La battaglia però continua sui contratti di filiera, i controlli nei porti sul grano importato e le misure di Granaio Italia”. Esprime una cauta soddisfazione Gennaro Sicolo, presidente CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, ma non molla di un centimetro sugli obiettivi ai quali l’organizzazione sta lavorando duramente da mesi con manifestazioni, sit-in, una petizione (https://chng.it/zVC8sWyT75) che ha superato le 72mila firme e ha ottenuto l’adesione di oltre 40 comuni pugliesi, oltre al sostegno di Regione Puglia, ANCI Puglia, dell’ente Provincia di Foggia e di diverse associazioni di consumatori.
APPELLO AI CONSUMATORI. “Ed è proprio a loro che continuiamo a rivolgerci”, aggiunge Sicolo, “perché ai consumatori chiediamo di sostenere questa battaglia acquistando solo ed esclusivamente pasta realizzata al 100% con grano italiano”. “É importante principalmente per due motivi: il primo è che i nostri standard qualitativi e di sicurezza alimentare non hanno eguali al mondo; il secondo è che così facendo contribuiremo tutti a dare un futuro alla cerealicoltura italiana, un settore che ha un’enorme importanza e valenza non solo dal punto di vista produttivo, economico e occupazionale, ma anche dal punto di vista sociale e culturale. Il grano è la nostra storia, la nostra identità, il nostro paesaggio. Dobbiamo tutelare il grano italiano. Lo ripeto: ai consumatori chiediamo di leggere bene le etichette e di acquistare e consumare esclusivamente pasta realizzata al 100% con grano italiano. La sovranità alimentare si difende innanzitutto a partire dalle nostre scelte consapevoli al supermercato”.
LA PETIZIONE. “La nostra petizione nazionale (https://chng.it/zVC8sWyT75) ha superato le 72mila firme. Esortiamo i cittadini a firmare questa petizione, arriviamo a 100mila firme per dare forza alla piattaforma di misure che assicurino trasparenza sui mercati, tracciabilità vera e puntuale della provenienza e la sicurezza alimentare del grano utilizzato per produrre la pasta. L’attivazione della CUN dimostra che lottare tutti insieme e non mollare di un centimetro porta risultati. E allora firmate la petizione, non molliamo, perché la battaglia è lunga ma dobbiamo continuare a combatterla per la salute e il futuro dei nostri figli, l’avvenire della nostra agricoltura, la nostra sovranità alimentare”.
COLDIRETTI
L’impegno per far ripartire finalmente la Commissione Unica Nazionale sul grano duro (CUN) è una svolta importante in una situazione in cui i prezzi sono crollati del 60% su valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro di decine di migliaia di aziende agricole e della coltivazione lungo la Penisola. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’incontro al Ministero dell’agricoltura e della Sovranità alimentare presieduto dal Sottosegretario Patrizio Giacomo la Pietra per affrontare una emergenza senza precedenti. In un momento di mercato particolarmente difficile per le quotazioni insostenibili alla produzione agricola e per le tensioni internazionali provocate dalla guerra in Ucraina con il rischio concreto di triangolazioni da Russia e Turchia che sconvolgono i mercati, far ripartire la CUN significa – conclude la Coldiretti – fornire alla filiera uno strumento particolarmente importante che va incontro alle esigenze dei produttori per la formulazione di un prezzo equo e trasparente.
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