Furti d’auto, piaga senza fine: Puglia da record

Furti di auto, una piaga senza fine. Il triste primato della provincia di Barletta Andria Trani si consolida e, purtroppo, qui nel Tacco d’Italia (dov

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Furti di auto, una piaga senza fine. Il triste primato della provincia di Barletta Andria Trani si consolida e, purtroppo, qui nel Tacco d’Italia (dove i furti nel 2022 sono aumentati del 15%) e nella BAT in particolare la paura che la propria auto possa essere rubata continua ad essere ogni giorno un tormento per qualsiasi automobilista. A nulla è valso, nei mesi scorsi, il comune grido d’allarme dei sindaci della Bat che, dopo i ripetuti appelli anche del procuratore capo di Trani, Renato Nitti, oltre che denunciare il grave sottodimensionamento degli organici delle Forze dell’ordine nel raffronto con le altre province pugliesi, hanno chiesto al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, una chiara linea di indirizzo volta a migliorare la qualità della vita nell’intera Provincia.

Lo scorso mese di luglio, è pur vero, proprio a seguito dei numerosi solleciti, si è svolta una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura a Barletta. Oltre al prefetto Rossana Riflesso, ai procuratori della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, di Trani, Renato Nitti e Silvio Guarriello per la Procura di Foggia, ai vertici provinciali delle forze di polizia e ai sindaci dei comuni della provincia di Barletta-Andria-Trani, all’incontro intervenne il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni che ribadì la «volontà dello Stato di rafforzare la risposta di sicurezza nell’intero territorio».

Peccato, però, che nel frattempo la «holding» dei furti di autovetture abbia continuato ad agire indisturbata: la conferma è arrivata dagli ultimi rinvenimenti di auto rubate e «cannibalizzate» effettuati dalla Guardie campestri di Corato nella zona di via vecchia Canosa e dai Carabinieri della Compagnia di Andria nelle campagne andriesi.

Procuratore Nitti, insomma, la BAT detiene ancora il record?

«Purtroppo sì. La sesta provincia da qualche anno risulta in assoluto la prima tra 107 province italiane per furti di auto, e cioè nella classifica che mette in correlazione le denunce per furti di auto al numero di abitanti. Nel 2022 tra le prime quattro province in Italia ci sono anche Foggia e Bari: ciò significa che gli effetti della piaga sono ormai diffusi su tutto il distretto di Bari. La Provincia BAT è anche tra le prime dieci su centosette province per quanto riguarda le rapine in abitazione: si tratta forse del reato predatorio che più di ogni altro alimenta nel cittadino la percezione della insicurezza e della vulnerabilità. La BAT detiene questo triste primato nella Regione Puglia. È sempre tra le prime dieci su centosette per quanto riguarda le estorsioni».

Un fenomeno che ha conseguenze pesanti anche sulle tasche degli automobilisti

«Nei mesi scorsi ho ricevuto nel mio ufficio una delegazione dei rappresentanti delle agenzie assicurative operanti nel territorio. È emersa la difficile situazione in cui versa il territorio della BAT, relativamente ai molteplici furti di autovetture. Alcuni esempi di premio assicurativo inerente le garanzie incendio e furto auto possono meglio fotografare la gravità della situazione: il proprietario di una Fiat 500 (valore 20mila euro) residente nel comune di Barletta, paga un premio annuo di 876 euro. Un proprietario residente a Udine, per la stessa tipologia di auto, paga un premio annuo di circa 110 euro. Un altro esempio? Il proprietario residente nel comune di Barletta di un’Audi A3 (valore 40mila euro) paga un premio annuo di 3.375 euro. Un proprietario di Udine, invece, per la stessa auto pagherebbe circa 355 euro. Le differenze sono altresì importanti facendo un confronto anche con territori più vicini alla provincia BAT. Sebbene per effetto del regime di libera concorrenza, nella stessa provincia possano esservi premi assicurativi annui diversi tra le diverse compagnie, il dato che risalta per le società è la forte differenza tra province italiane, tale da vedere fortemente penalizzata la nostra BAT. Si tratta di un dato inconfutabile che consente di apprezzare persino sul piano numerico gli effetti della devastante presenza della criminalità».

A livello investigativo, cosa si sta facendo?

«Alcune indagini svolte dal mio Ufficio hanno consentito di dare corpo e sostegno probatorio alle ricostruzioni che individuavano nei fenomeni predatori il risultato di una azione organizzata di batterie di ladri e rapinatori orientate a portare quotidianamente a segno colpi contro il patrimonio di cittadini e imprese mediante complesse organizzazioni di mezzi e di uomini. Si è accertata una articolatissima rete che negli anni si è rafforzata. Il riciclaggio dei mezzi avviene infatti nel territorio del circondario di Trani mediante demolizione dei mezzi nelle aree rurali. È necessario che siano avviate altre indagini su batterie dedite ai furti di auto, furti su tir, rapine con armi da fuoco, riciclaggio. Ma occorre tener conto dell’esiguo numero di ufficiali e agenti di polizia giudiziaria di cui si dispone. La grave insufficienza degli organici dei servizi di polizia giudiziaria della BAT, infatti, impedisce oggi di contrastare questo fenomeno adeguatamente».

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