Redouane Moslli, il marocchino di 43 anni (in foto) ritenuto l’assassino di Franca Marasco, la tabaccaia 72enne uccisa a Foggia, avrebbe avuto un comp
Redouane Moslli, il marocchino di 43 anni (in foto) ritenuto l’assassino di Franca Marasco, la tabaccaia 72enne uccisa a Foggia, avrebbe avuto un complice. Un cittadino napoletano conosciuto a Foggia, qualche mese prima, in un centro di accoglienza di una parrocchia della città. E con lui si sarebbe accordato per la rapina. Dalle indagini sarebbe emerso che la mattina della rapina poi sfociata in omicidio i due si sarebbero visti: sarebbe stato proprio il napoletano a fornire al 43enne i guanti, la mascherina e il coltello: materiale contenuto in una busta bianca di carta rigida poi trovata dagli inquirenti all’interno della stessa rivendita di tabacchi.
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Subito dopo il colpo, il marocchino si sarebbe recato in via Mameli, in una specie di garage dove vivrebbe il napoletano. Qui i due si sarebbero divisi il bottino del colpo – 75 euro e due telefoni cellulari (poi venduti a terze persone) – e il marocchino si sarebbe cambiato di abiti. Inoltre è emerso che qualche giorno dopo il delitto sarebbe stato sempre il napoletano ad avvisare Moslli che la donna era morta, consigliandogli di scappare. Cosa che poi ha effettivamente fatto Redouane Moslli, individuato e bloccato sabato sera scorso dai carabinieri.Nel frattempo, il gip ha confermato la custodia cautelare in carcere per l’assassino reo confesso. Questa mattina, infatti, si è svolta l’udienza di convalida del fermo, al termine della quale il giudice ha confermato il carcere per lo straniero disponendo anche l’isolamento e la videosorveglianza per evitare “gesti di autolesionismo”. (Agi)
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