Cari fratelli e sorelle devoti della Madonna di Siponto, amici e concittadini di Manfredonia, persone innamorate della bellezza del territorio gargani
Cari fratelli e sorelle devoti della Madonna di Siponto, amici e concittadini di Manfredonia, persone innamorate della bellezza del territorio garganico:
Buona Festa patronale 2023!
L’estate che stiamo vivendo è torrida a motivo della situazione metereologica, senza dubbio dovuta ai cambiamenti climatici che colpiscono l’intero pianeta, ma è torrida per tante situazioni verificatesi sul nostro amato ed unico territorio.
La morte tragica dei bambini Stefan e Daniel nell’agro di Fonterosa, a causa dell’incuria nella sicurezza e del lavoro massacrante estivo; la mano assassina della Mafia che è tornata a sparare ed uccidere in quel di Mattinata; gli incendi appiccati da mano criminali in luoghi diversi ed in contemporanea sul promontorio del Gargano: sono avvenimenti che “gridano vendetta al cospetto di Dio” Creatore e Salvatore del Pianeta e dell’Umanità. Sono segni di una logica che continua ad inquinare ed offendere il nostro affascinante territorio, il suo meraviglioso popolo e la positiva intraprendenza di un’economia che vuole essere rispettosa, accogliente e professionale. Sono danni e vicende che colpiscono tutti, e che devono tutti far trasalire e reagire con atti di cura e legalità: non potrà mai vincere la logica criminale e mafiosa di pochi, che credono di avere tra le mani il potere e gestirlo unicamente secondo il loro interesse privato e latrocinante. C’è bisogno di un “cambiamento climatico” dei cuori, delle coscienze e della mentalità da parte di tutti, se no si continuerà a soccombere a logiche pagane che seguono gli idoli e allontanano Dio facendo morire il Prossimo e l’Ambiente.
Ma anche in quest’estate rovente e segnata da fatti tragici ritorna la tradizionale festa della nostra Regina: la solennità di Maria Madre di Dio di Siponto, che fin dai primi secoli dell’evangelizzazione veglia sulla città e sul suo territorio: porta del Gargano.
Guardiamo a Maria, ascoltiamo le sue parole che ci rimandano alla logica del Vangelo: fate quello che Lui vi dirà (Gv 2, 5). Sono parole di una Madre innamorata ed attenta al futuro dei propri figli: e i Suoi figli siamo noi, i custodi del Gargano di oggi, i cittadini che ne abitano e promuovono le città con le loro relazioni pulite e professionalità legali. Lasciamoci accarezzare dalla tenerezza di Maria e sentiremo la forza della bontà che riempie i cuori e della Misericordia che sana e cura ogni ferita ridando freschezza e facendo guardare al futuro con gioiosa speranza. Accostandoci a Maria, nostra Regina, ci accorgiamo e promettiamo di non avere solo una grande storia da ricordare, ma una più avvincente e magnifica da costruire.
Eleviamo allora alla nostra Madre, Regina di Siponto, le nostre voci in un’unisona preghiera:
O Maria, donna del silenzio e dell’ascolto,
insegnaci a fare spazio alle parole altrui.
Donaci un cuore disponibile a raccogliere il grido di chi ci sta accanto.
Insegnaci a tradurre le parole che ascoltiamo in azioni
che trasformano in meglio la realtà che ci circonda.
Donaci il coraggio di parole vere e non ideologizzate,
liberaci dalla retorica del potere
e insegnaci a cambiare le nostre città e territorio con lo stile della carità e del servizio.
Amen!
+ p. Franco Moscone crs
Arcivescovo
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