I FESTEGGIAMENTI per la Santa Patrona di Manfredonia, Maria santissima di Siponto, costituiscono, per eccellenza, la “Festa grande” attesa da un anno
I FESTEGGIAMENTI per la Santa Patrona di Manfredonia, Maria santissima di Siponto, costituiscono, per eccellenza, la “Festa grande” attesa da un anno all’altro, per rinnovare fede e devozione del popolo manfredoniano verso la venerata Protettrice e trascorrervi alcuni giorni di gioiosa letizia con attività che rispecchiano la cultura e i costumi di circostanza. Un apposito Comitato di emanazione dell’amministrazione comunale del momento, provvede ad organizzare i festeggiamenti che si cerca di improntarli al meglio degli eventi previsti dalla tradizione della particolare kermesse cittadina.
QUESTA edizione numero 187 della “Festa Grande” si annunciava con imponente enfasi e straordinarie attrazioni tant’è che a supportare il Comitato c’è anche la onnipresente delegata comunale ai “Grandi Eventi” che ha “fortissimamente voluto” anche questa festa. La realtà ormai vissuta e pressoché alla viglia dei festeggiamenti, dice tutt’altre cose. Anche questa secolare circostanza risente del clima di grande incertezza e di contrasti più o meno palesi nell’apparato politico-amministrativo al governo della città che hanno prodotto numerose fratture trasversali nel sistema sociale ed economico cittadino. Almeno per quel che riguarda le manifestazioni civili, ché quelle della Curia sipontina sono ben definite da una tradizione minuziosamente osservata.
LA SINTESI e lo specchio di tale situazione per tanti aspetti inedita, è il programma dei festeggiamenti civili ridotti al minimo di sussistenza, privo di quei richiami che la tradizione ha accreditato. Le vedette più in vista sono la discussa Orietta Berti (il 31 alle 22 in Piazza Duomo); l’attore manfredoniano Vincenzo De Michele (il 29 alle 21 Piazza Duomo) che si produrrà in una carrellata di canzoni umoristiche napoletane; tutti i servizi musicali affidati alla banda musicale Città di Manfredonia; per il Matinée del 31, alle 10 in Piazza del Popolo si è ricorsi alla “Big Bang” dei ragazzi di Salvatore Coppolecchia. Soluzioni apprezzabili ma che certamente non sono in linea con in canoni della “Festa grande” della Madonna di Siponto ben lungi dal preteso “Grande evento” annunciato («Ma vuoi vedere che alla fine la Festa della Madonna l’hanno inventato loro» ha commentato un anziano manfredoniano). Salvi l’illuminazione e i fuochi, ma gli esperti tradizionalisti aspettano di vederli all’opera.
TRA le “curiosità” evidenziate nel programma pubblicato dal Comitato, quella che annuncia per le 17,30 «Uscita dalla Cattedrale della Sacra Icona della Madonna di Siponto accompagnata dalla Banda Musicale Città di Manfredonia» senza alcuna menzione della solenne e straordinaria processone seguita da migliaia di cittadini: il clou, il sentimento di tutta la “Festa Grande”.
MOLTO contrastata la “questua” per la raccolta fondi. Una operazione delicata, manco a dirlo, molto chiacchierata e contrastata. Il fatto più eclatante è quello dichiarato dall’’associane “Unionimprese” che ha deciso di «sostituire l’abituale contributo con una donazione in onore della nostra Patrona». È stato pertanto predisposto un programma di pasti da offrire alle mense per i bisognosi cittadini: 150 pasti per i giorni 30 e 31. Per ritorsione, sostengono i commercianti, il Comitato ha confezionato un bollino da assegnare a chi ha contribuito. Una sorta di proscrizione che certamente non aiuta a stemperare i toni.
Michele Apollonio
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