"Basta con i tormentoni. I rincari ci sono stati, non lo nego, ma nessuna briatorizzazione. Continuo a pensare che la Puglia debba essere la terra del
“Basta con i tormentoni. I rincari ci sono stati, non lo nego, ma nessuna briatorizzazione. Continuo a pensare che la Puglia debba essere la terra dell’accoglienza totale”, così l’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane, smentisce la pioggia di critiche arrivate sulla regione adriatica, accusata di aver alzato in maniera spropositata i prezzi e dover affrontare per questo anche una presunto calo di presenze turistiche per questa estate.
“I fenomeni inflattivi sono incontrovertibili e sono legati alla capacità di spesa degli italiani ma anche alle spese in più che devono sopportare gli operatori turistici a causa di Covid, aumento dei costi energetici e guerra in Ucraina” ha spiegato infatti l’assessore i una intervista a Repubblica, ricordando inoltre “che il mercato turistico è completamente cambiato. Ora si tende a fare più periodi di vacanze con periodi più corti”.
“Se ci fosse stata la briatorizzazione, Briatore avrebbe investito in Puglia, che invece vuole rimanere autentica, investendo sull’infrastrutturazione dei cammini, sul cicloturismo, sull’outdoor, sulla ricettività all’aperto nelle casette o nelle bubble room, sull’enogastronomia, sulla programmazione culturale” ha proseguito Lopane, sottolineando che siamo in un regime di libero mercato e quindi “Non possiamo vietare ai forestieri di pagare una fresa 20 euro. L’importante è saperlo prima”. “L’inflazione è sotto gli occhi di tutti, ma la Puglia, secondo la recente indagine di Demoskopica, non è assolutamente la regione su cui questa pesa maggiormente” ha precisato l’assessore.
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Anche sulla diminuzione delle presenze turistiche l’assessore non ci sta e alla Gazzetta del Mezzogiorno ha spiegato: “Tormentone dell’estate a parte, leggeremo un dato parziale sulla stagione in corso verso Ferragosto. Ma dalle prime stime, vi anticipo già che il mese di luglio si conferma assolutamente in linea con il trend di crescita del primo semestre 2023″. “Mi sembra assolutamente strano che le famiglie rinuncino al mare in una regione con ottocento chilometri di costa che, per il 99,8 per cento, è pulita” ha insistito Lopane che non vuol sentire parlare di paragoni con l’Albania: “Il nostro modello è un altro. I nostri prodotti turistici sono assolutamente di gran lunga superiori a quelli di altre destinazioni. Lo stesso prodotto mare non è solo lidi ma anche nautica da diporto, aree protette, eccetera. La nostra enogastronomia non è replicabile altrove. Non possiamo fare paragoni con l’Albania”. In definiva, ammette Lopane, “va fatto un ragionamento sul rapporto qualità-prezzo e sui percorsi di qualificazione di un’offerta che resta comunque ampia, diversificata, ma soprattutto alla portata di tutti”
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