Il governo ha stanziato 2,9 milioni di euro per combattere il granchio blu, specie killer temutissima negli ecosistemi marini. Originario dell’Atlanti
Il governo ha stanziato 2,9 milioni di euro per combattere il granchio blu, specie killer temutissima negli ecosistemi marini. Originario dell’Atlantico del Nord, dallo scorso anno è presente anche in Italia, dove ha causato già danni dovuti alla sua voracità: è un predatore di cozze, vongole, ma anche di orate, anguille e spigole. Pericoloso non solo in acque libere, ma anche negli allevamenti ittici che riesce a raggiungere. L’idea è quella di dargli la caccia: la natura non riesce a fermarlo, l’appello è dunque ai pescatori.
LOLLOBRIGIDA: “TRASFORMIAMO CRITICITÀ IN OPPORTUNITÀ”
“Trasformiamo una criticità in un’opportunità. Se c’è consumo e commercio c’è una filiera che si attiva naturalmente. I granchi blu sono una grande risorsa, sulla base ad esempio di un mercato potenziale molto interessante come quello degli Stati Uniti e della Cina, che utilizzano questo animale in maniera massiva”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel corso dell’incontro di questa mattina al Masaf con le associazioni e le istituzioni locali per definire in maniera puntuale gli interventi da programmare dopo che, ieri, in Consiglio dei Ministri è stata autorizzata la spesa di 2,9 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza granchio blu. “Il granchio blu, tra le sue proprietà, ha una presenza forte di vitamina B12, estremamente preziosa per l’organismo umano. Queste proprietà possono diventare un elemento di promozione molto rilevante”, sottolinea il ministro. “Mancando un predatore nei nostri mari bisogna che sia l’uomo ad assumersi la responsabilità di intervenire. E ritengo che i pescatori, da buoni ambientalisti quali sono, possano farlo in maniera puntuale”, conclude.
COLDIRETTI PREESNTA I MENU A BASE DI GRANCHIO BLU
“La lotta al granchio blu si sposta a… tavola con l’arrivo dei primi menu a base del ‘killer dei mari’ che sta devastando le coste nazionali con danni per milioni di euro agli allevamenti di cozze e vongole e all’intero ecosistema. L’iniziativa è della Coldiretti che domani, mercoledì 9 agosto, dalle ore 10, all’agriturismo Coda di Gatto in via Piave 111 a Eraclea, pochi chilometri da Jesolo, in Veneto, presenterà una serie di piatti realizzati con il temibile crostaceo, le cui carni sono però piuttosto saporite ed apprezzate. Per l’occasione i cuochi pescatori e contadini di Campagna Amica Terranostra, in occasione dell’assemblea della Coldiretti di Venezia, una delle aree più colpite dall’invasione, metteranno in tavola un menu completo, dall’antipasto al secondo. L’obiettivo è mostrare dal vivo come una soluzione per contenere l’eccessiva diffusione del granchio possa essere la sua pesca per il consumo”. “ll granchio blu o granchio reale blu è una specie aliena per il Mar Mediterraneo– sottolinea Coldiretti- originaria delle coste Atlantiche dell’America, che raggiunge anche il chilo di peso e sta prendendo il sopravvento nei fondali delle nostre coste, sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi, devastando la biodiversità marina ma anche danneggiando le stesse reti da pesca, grazie alle loro chele taglienti. Una presenza, spinta dai cambiamenti climatici e al riscaldamento delle acque che hanno reso i nostri ambienti più idonei alla sua sopravvivenza e proliferazione”.
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