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L’area industriale D-46 e PIP di Manfredonia, dopo venticinque anni ad un passo dalla storica svolta del completamento dell’infrastrutturazione per creare le prospettive di un rilancio attrattivo di nuovi investimenti ed insediamenti produttivi.
L’Amministrazione comunale del sindaco Gianni Rotice ha definito e completato l’iter per consentire l’approvvigionamento idrico potabile ed il funzionamento della trattamento degli scarichi e distribuzione dell’acqua industriale. Nei giorni scorsi, infatti, con la nuova governance di ASE SPA, è stata condivisa la procedura per il trasferimento del depuratore al Comune, che segue l’accordo con Acquedotto Pugliese per il punto di consegna idrica.
Un ultimo tassello che vede a monte la proficua interlocuzione con Europrogetti e Finanza ed il Ministero delle Imprese e del Made in Italy
per la disponibilità dei fondi (2,8 milioni di euro) presso le casse comunali per poter procedere all’adeguamento alle esigenze attuali del progetto già esistente.
Un processo di riannodo delle fila tecnico-istituzionali volte a garantire nuove chance di sviluppo ed occupazione portato avanti dal Sindaco Rotice e dagli Assessori Basta, Vitulano, Lauriola,Trotta e Di Tullo coadiuvati dai relativi uffici.
Cinque i risultati centrati con la messa a sistema di un sistema idrico integrato conforme al Decreto Legge sulle aree industriali: la distribuzione di acqua potabile, il collettamento delle acque di scarico, il trattamento delle acque di scarico di depurazione, riuso delle acque depurate come acque industriali, distribuzione delle acque industriali.
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