Comuni senza nemmeno un medico di famiglia. Il sindaco di Roseto: “Assurdo tutto ciò”

Oltre due milioni di Italiani non hanno un medico di famiglia. Colpa dei pensionamenti non bilanciati da nuove assunzioni e iscrizioni all’università.

Smart working fa bene all’ambiente, riduce emissioni e inquinanti
Morto l’ex calciatore Stevanovic, militò per sei mesi nel Manfredonia Calcio
Servizi di videochiamate e “punti viola” in città, donne sole in strada più sicure

Oltre due milioni di Italiani non hanno un medico di famiglia. Colpa dei pensionamenti non bilanciati da nuove assunzioni e iscrizioni all’università. Fra questi due milioni, ci sono soprattutto gli abitanti dei piccoli centri come quelli dei borghi dei Monti Dauni. E infatti a lanciare l’allarme in queste ore è il sindaco di Roseto Valfortore, Lucilla Parisi che denuncia quanto sia “assurdo che un paese già lontano da comunità con servizi ospedalieri non debba avere un medico di base anche solo per poco tempo“.

Un problema maggiormente avvertito in queste settimane in cui il caldo torrido sta mettendo a dura prova soprattutto anziani e persone con patologie. Un disservizio che rischia di avere conseguenze molto gravi se si considera che i borghi del Subappennino non sono esattamente ad un tiro di schioppo dai centri provvisti di ospedali: nel caso di Roseto, ad esempio, il Lastaria di Lucera dista una quarantina di chilometri. Per assurdo sarebbe più vicino il presidio di San Bartolomeo in Galdo, nel Beneventano (a soli 12 chilometri).

Il problema non riguarda soltanto il comune amministrato dalla Parisi. In redazione, infatti, un lettore ci ha segnalato una situazione analoga anche a Biccari dove dopo il pensionamento di uno dei medici di base lo scorso aprile, gli abitanti sono stati smistati fra i rimanenti 3. Di questi tre, però, uno è stato trasferito a Lucera qualche giorno fa e gli altri due non possono assorbire tutti i pazienti che supererebbero le tremila unità dal momento che uno di loro fa la spola con la stessa Roseto Valfortore (e per legge ogni medico non può avere più di 1.500 pazienti) per sopperire all’attuale mancanza.

Mi auguro che si intervenga presto, motivo per cui faccio appello alle istituzioni preposte affinché si ponga fine a questo disservizio” è l’auspicio della Parisi che nel frattempo ha tagliato il nastro della ‘Casa della Salute’ che fornirà teleassistenza e telesoccorso sanitario grazie alla presenza di una delegazione della Croce Rossa della provincia di Foggia e di Benevento.

Questo progetto – spiega il sindaco – è vitale per la comunità rosetana dove la maggioranza dei cittadini sono anziani, devono sentirsi coccolati e non abbandonati. I servizi socio-sanitari devono essere vicini ai cittadini, ci deve essere la cosiddetta sanità di prossimità, prevista anche dal Pnrr, che oggi a Roseto ha fatto un primo passo proprio con la prima casa della salute in Puglia. Con l’augurio che altri problemi, come l’assenza del medico di famiglia, possano essere risolti in breve tempo”.

COMMENTI

WORDPRESS: 0