Oggi, mercoledì 19 luglio, prenderà il via il servizio di videosorveglianza per il contrasto dell’abbandono dei rifiuti sulle strade ad alta percorren
Oggi, mercoledì 19 luglio, prenderà il via il servizio di videosorveglianza per il contrasto dell’abbandono dei rifiuti sulle strade ad alta percorrenza turistica e a valenza paesaggistica della Regione Puglia.
Si tratta di un progetto sperimentale sul quale la Regione Puglia ha investito molto sia per combattere un fenomeno odioso e particolarmente inviso all’opinione pubblica, sia per tutelare i valori paesaggistici del nostro territorio, ad alta vocazione turistica. È previsto il potenziamento del sistema di vigilanza con droni e l’incremento delle fototrappole, con un servizio attivo anche nelle ore notturne. Il piano di prevenzione e sensibilizzazione sarà l’asse portante dell’intervento.
Il progetto, che ha una dotazione finanziaria di 500mila euro, e che sarà gestito dal Nucleo di Vigilanza ambientale della Regione Puglia, si inserisce nella più ampia strategia regionale di contrasto al fenomeno degli abbandoni dei rifiuti.
“Ci siamo, da domani il territorio pugliese sarà capillarmente controllato con mezzi tecnologici di ultima generazione. Si tratta di un vero e proprio programma di intelligence di alta tecnologia con droni che verranno utilizzati anche di notte e micro fototrappole che verranno sistemate in punti strategici. Saranno, infatti, installate nei fori dei bulloni dei guard rail, ma non solo. I droni, invece, sono dotati di telecamera termica e in grado di operare da un’altezza dal suolo di 120 metri”. Precisa Anna Grazia Maraschio, assessora all’Ambiente della Regione Puglia.
“I mezzi saranno pilotati da personale del Nucleo della Vigilanza ambientale, che ha acquisito le necessarie abilitazioni. Ringrazio il nucleo e la dirigente per l’impegno e la professionalità profusa. Grazie a questo progetto, da domani prenderà definitivamente corpo la strategia di contrasto a questo fenomeno deleterio per tutti i pugliesi e l’intero territorio, un fenomeno che danneggia trasversalmente più attività economiche. Per questo chiediamo anche la collaborazione di tutti i cittadini per limitare questo inaccettabile fenomeno, i cui costi economici, ma anche sociali e sanitari, gravano su tutti e in maniera rilevante sulla Regione e sugli enti locali”.
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