Mutui, si infiamma la rata media: +28%. Così sale il rischio sui pagamenti

Dall’analisi del Barometro Mutui di Crif, è emerso che nel primo semestre 2023 le richieste dei mutui hanno fatto segnare una contrazione del 22,4% ri

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Dall’analisi del Barometro Mutui di Crif, è emerso che nel primo semestre 2023 le richieste dei mutui hanno fatto segnare una contrazione del 22,4% rispetto al corrispondente periodo del 2022; valore che continua a essere influenzato dal fenomeno delle surroghe. 

In calo anche le surroghe, date a -30,8%. La scelta di aumentare i tassi di interesse da parte della Bce ha avuto inevitabili conseguenze, come è stato possibile vedere nei primi sei mesi del 2023: a subire il contraccolpo, secondo quanto riferito anche da Il Sole 24 Ore, è stata la domanda dei mutui, che ha registrato una diminuzione. 

I rialzi dei tassi di interesse sono la misura monetaria che le Banche Centrali adottano per limitare gli investimenti a favore dei risparmi, frenando la domanda e di conseguenza raffreddando strutturalmente l’inflazione. I permessi 104 sono fruibili a ore o a giorni. Dopo i 12 anni, possono comunque beneficiare dei 3 giorni di permessi 104.

I primi 6 mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una profonda cautela per quanto riguarda il, e anche la domanda dei mutui immobiliari ha subito un contraccolpo, derivato principalmente dall’innalzamento dei tassi interesse. 

Tempi duri per chi vuole acquistare casa. Secondo il Barometro Mutui pubblicato dal Crif, un’azienda specializzata in sistemi informativi di credito e business, analisi, servizi di outsourcing ed elaborazione di dati, nel primo semestre del 20223 l’importo dei mutui a tasso variabile collegato all’incremento dei tassi di interesse da parte della Bce è lievitato, con un conseguente aumento della rata media pari a +28% rispetto a metà 2022.

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