Rotice: “La morte di un figlio è il più atroce dei dolori che un genitore possa affrontare nella vita”

Oggi è una delle giornate più difficili da quando ricopro il ruolo di Sindaco della mia città, in cui ho proclamato il lutto come segno di solidarie

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Oggi è una delle giornate più difficili da quando ricopro il ruolo di Sindaco della mia città, in cui ho proclamato il lutto come segno di solidarietà e rispetto.
La morte “innocente” di Daniel e Stefan, il dolore di papà Fernando e mamma Francesca sono uno strazio che a parole non si può esprimere con esattezza.
La morte di un figlio è il più atroce dei dolori che un genitore possa affrontare nella vita. Quelle due piccole bare bianche sono l’emblema della drammaticità vissuta dalla nostra comunità nelle ultime 48ore, sconvolta dalla morte dei due fratellini rumeni, deceduti per cause accidentali mentre giocavano spensieratamente. Questa la loro “colpa”? Nessuno può impedire ad un bambino di giocare, è un suo diritto. Un bambino deve poter giocare in un parco giochi, andare a scuola, poter frequentare i propri coetanei ed avere le stesse opportunità. È questa la grande riflessione a cui ci porta questa immensa tragedia.
Come Amministrazione non spegneremo i riflettori su questa famiglia, che sarà seguita attentamente dai Servizi Sociali (in raccordo con la Caritas ed il Consultorio) per tutto il supporto necessario, in primis quello psicologico. Un appello ai generosi imprenditori agricoli della zona ed ai proprietari di immobili: cerchiamo insieme di dare una nuova casa a questa famiglia di lavoratori, che consenta, anche logisticamente, l’integrazione sociale con tutta la nostra comunità. L’Amministrazione comunale era presente oggi proclamando il lutto cittadino e lo sarà sempre per questa giovane famiglia.
Un pensiero speciale ai due piccoli angioletti Stefan e Daniel: da lassù date forza ai vostri genitori e guidate i passi della vostra sorellina e del vostro fratellino.

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