Zingariello.ed inricorsi per la Corte Europea

Oggi ho ricevuto una buona notizia che voglio condividere con gli amici di sempre, i quali mi hanno dimostrato un grande affetto nel corso di ques

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Oggi ho ricevuto una buona notizia che voglio condividere con gli amici di sempre, i quali mi hanno dimostrato un grande affetto nel corso di questi ultimi anni: la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha ritenuto ammissibile il mio ricorso contro l’incandidabilità, aprendo di fatto la fase di merito durante la quale la Corte dovrà decidere se i miei diritti, tutelati dalla Convenzione, siano stati violati. Aspettavo da tempo questa notizia, che oggi mi rende felice e rappresenta una concreta speranza di un probabile riesame del provvedimento che mi rendeva incandidabile.
In questa incredibile disavventura ho percepito fin da subito la vicinanza sia degli amici, sia di coloro che a vario titolo la vita politica mi ha dato la fortuna di conoscere; questo è servito a lenire il dispiacere in alcuni momenti ma non certo quel senso di delusione per essere stato palesemente vittima di una smisurata ingiustizia.
La notizia di oggi conferma che era opportuno proseguire la mia difesa legale fino all’ultimissimo grado, per restituire a me e alla mia famiglia quella dignità che la faccenda ha provato a togliermi, ma che so di non avere mai perduto. Lo scopo è sempre stato: ristabilire la verità dei fatti.
Ritengo doveroso ringraziare i professionisti che mi hanno accompagnato in questo percorso di difesa legale, il prof. Avv. Aldo Loiodice e l’Avv. Pasquale Procacci che, in collaborazione con l’amico di sempre Avv. Franco La Torre, hanno dimostrato grande abnegazione e professionalità nel preparare un ricorso singolare per la sue peculiarità. E’ grazie alla loro preparazione e competenza se oggi posso avere una speranza di vedere ribaltata una sentenza, che ho sempre ritenuto profondamente ingiusta.
Resto convinto che un’eventuale esito positivo di questo ricorso, quasi unico nel suo genere, potrebbe aprire nuovi scenari della politica nazionale in ordine alle incandidabilità connesse agli scioglimenti per mafia dei comuni coinvolti. Quel concetto astratto del “più probabile che non” ha inferto profonde ferite, non solo alla mia persona, ma ad una città intera.
In questo periodo, più o meno lungo, ho imparato ad affrontare la “durezza” della vita alternando alcuni momenti di scoramento a sentimenti di rivincita e riscatto; sono consapevole che il “più” deve essere ancora fatto, ma oggi ho imparato che non bisogna arrendersi mai, soprattutto quando hai il dovere morale di ripristinare la VERITA’.
Il ringraziamento più grande va a tutti quelli che sono rimasti accanto a me, con uno sguardo, un messaggio, una telefonata o semplicemente con un sorriso: avervi accanto è stato un bene prezioso.
Salvatore Zingariello

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