Solo nei quattro fine settimana di giugno sono state un centinaio le vittime sulle strade italiane, circa 600 in tutti i weekend dall'inizio dell'anno
Solo nei quattro fine settimana di giugno sono state un centinaio le vittime sulle strade italiane, circa 600 in tutti i weekend dall’inizio dell’anno, con il triste record nell’ultimo fine settimana di maggio: 43 morti, di cui 24 motociclisti.
Lo scorso weekend le vittime sono state 34 (11 motociclisti) e sono già 25 in quello in corso, con i dati aggiornati alle ore 14 di domenica 2 luglio: 12 automobilisti, 8 motociclisti, tre pedoni, un ciclista e una persona che viaggiava su una carrozzina elettrica.Lazio e Campania le regioni più colpite con quattro morti ciascuna, seguite da Toscana (3), Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Sardegna (2), Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Basilicata, Calabria e Sicilia con uno a testa. Una scia di sangue che non conosce tregua e che viene monitorata e aggiornata puntualmente dall’Asaps, l’Associazione sostenitori della Polizia stradale, tramite i propri Osservatori. Molte le vittime registrate tra le categorie più fragili, come pedoni e ciclisti. Per quanto riguarda i primi, sono 196 i morti dall’1 gennaio ad oggi (126 uomini e 70 donne), un dato parziale che non tiene conto dei feriti gravi che molto spesso perdono la vita negli ospedali anche a distanza di mesi. Molti sono stati uccisi nel luogo più sicuro, le strisce pedonali dei centri urbani.
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