Riccardi contro Rotice

⛔️ In questi giorni, è stato definito "Giullare" e "Marchese del Grillo", ma in realtà il sindaco di Manfredonia è sempli

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In questi giorni, è stato definito “Giullare” e “Marchese del Grillo”, ma in realtà il sindaco di Manfredonia è semplicemente incompetente, bugiardo e mistificatore.

Due argomenti hanno contraddistinto la sua campagna elettorale nel 2021, che ripeteva come un pappagallo: il comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose e il comune è in dissesto finanziario. Oltre a mostrare evidenti limiti già solo su questi due argomenti, per il resto metteva in campo la sua proverbiale capacità imprenditoriale del nulla assoluto, che pensavo trasformasse in qualcosa di concreto, ma che invece ha trasformato nella migliore commedia all’italiana.

Sullo scioglimento per “presunte” infiltrazioni mafiose, ho già detto tutto. Con l’attuale amministrazione siamo già oltre le “ragioni” del precedente provvedimento, basato sul “più probabile che non”. Qui siamo davanti ad elementi concreti, univoci e rilevanti, rispetto ai quali, come ho più volte ribadito, solo il potere discrezionale del Prefetto di Foggia può determinare le conseguenze. In questo paese pieno di paradossi e contraddizioni, può succedere tutto e il contrario di tutto.

Sindaco- imprenditore, occhio al detto: Nun sputà n ciel ca n’faccia t torna!

Sul piano dei conti del Comune, tralasciando l’aspetto tecnico, è del tutto evidente che dichiarare ripetutamente che il nostro comune ha i conti in dissesto finanziario dimostra l’assoluta ignoranza sull’argomento o, peggio ancora, la mistificazione di fatti incontrovertibili, per la sola ragione di dover mascherare le evidenti e imbarazzanti incapacità dell’attuale compagine amministrativa.

Il Sindaco-imprenditore, nel presentare il suo primo rendiconto di gestione per il 2022, si è presentato in aula con un quadretto in cui ha riportato la massa debitoria del comune. Questa azione era stata preparata in anticipo, sapendo che sarebbero state mosse accuse pesanti sulla sua gestione. Invece di reagire con argomentazioni valide, si è lasciato andare ad uno spettacolo volgare e inopportuno.

Se fosse stato necessario fare il punto sulla situazione finanziaria del comune, il sindaco avrebbe avuto l’occasione straordinaria di farlo durante il rendiconto del 2021, relativo alla gestione della triade commissariale. Avrebbe potuto porre le basi per un dialogo aperto e costruttivo con la città. Invece, ha preferito farlo quando i revisori dei conti, nel rendiconto 2022 a firma “Rotice”, hanno evidenziato criticità pesanti. Se potessimo confrontarlo con i rendiconti degli anni di difficoltà economica del 2017 e del 2018, il giudizio sarebbe sicuramente negativo. Tuttavia, l’organo di revisione, per ragioni che posso immaginare, è benevolo nei confronti dell’attuale amministrazione e, dopo avere elencato una miriade di rilievi, si lascia andare a un dispositivo di favore.

Per capire e comprendere cosa accade oggi, dobbiamo risalire a qualche tempo fa, considerando due elementi che hanno cambiato la storia e le prospettive della Pubblica Amministrazione: la pandemia da Covid-19 e il PNRR. La precedente amministrazione a guida politica ha dovuto barcamenarsi per ben nove anni con poche risorse disponibili ereditate. La situazione si è complicata ulteriormente a causa delle norme di contenimento della spesa pubblica e dei minori trasferimenti ai comuni da parte dello Stato, a seguito dell’introduzione del Patto di Stabilità, che è stato inasprito dal governo Monti.

I trasferimenti sono passati da 9.287.977,00 euro nel 2011, all’inizio del mandato di Riccardi, a una riduzione secca di oltre 3 milioni di euro negli ultimi anni, arrivando a 6.160.319,06 euro.

Infine, è da considerare come il fondo di solidarietà comunale erogato con il cosiddetto metodo storico abbia fortemente penalizzato l’ente. Oggi, con un metodo che tiene maggiormente conto delle reali capacità fiscali della popolazione, tale fondo è stato incrementato di circa 400.000 euro all’anno, passando da 6.160.319,06 euro a 6.534.882,47 euro. In dieci anni di amministrazione, si tratta di quasi 4 milioni di euro con i quali si sarebbe potuto almeno risolvere o ridurre il problema del deficit di cassa.

Da evidenziare, come si evince da atti pubblici citati in seguito e pubblicati sull’Albo Pretorio del sito ufficiale del Comune di Manfredonia, con l’introduzione del bilancio armonizzato fu concesso nel 2017 ai comuni la possibilità di riaccertare i residui, visto che era noto a tutti che i comuni per tenere il bilancio in equilibrio abusavano del mantenimento di partite economiche che in realtà erano vetuste e inesigibili. Per queste ragioni, non per altre e né per quelle che Rotice insinua da perfetto ignorante in materia, il comune operò un riaccertamento straordinario per 17 milioni di euro di entrate non riscosse e ritenute inesigibili, tra cui i famosi 5 milioni della Gema SpA.

Una massa di residui presente nel bilancio da talmente tanto tempo che bisogna risalire agli anni ’90. La responsabilità di ciò deve essere attribuita esclusivamente ai dirigenti comunali, i quali avevano l’obbligo di accertarne la consistenza e la veridicità delle partite economiche. Questo obbligo è stato imposto loro solo nel 2017 e ancora oggi dimostrano limiti nel volerlo e saperlo fare, tanto da subire l’umiliazione dei continui richiami del collegio dei revisori dei conti del comune di Manfredonia. Il Sindaco-imprenditore dovrebbe preoccuparsi di questa situazione anziché parlare del nulla cosmico.

Il debito complessivo ereditato dall’attuale amministrazione ammonta a 28.221.535,33 euro ed è completamente sostenibile e certificato dalla Corte dei Conti con il piano di riequilibrio. Questo debito non influisce in alcun modo sull’attività dell’ente, che ha mantenuto la quasi totalità dei servizi e ha potuto organizzare eventi e sfruttare le ingenti risorse messe a disposizione dagli enti sovracomunali, oltre all’arrivo delle risorse del PNRR.

Per quanto riguarda il PNRR, l’attuale giunta non può attribuirsi meriti. Si tratta di aver recuperato vecchi progetti o, ancora peggio, ottenuto promesse di consistenti finanziamenti basate su schede di progetto prive di una visione strategica e unitaria della città. È stata una corsa ridicola a ottenere denaro, senza curarsi di come sarebbe stato speso. Su questo argomento c’è molto da dire sul modo in cui l’Italia sta perdendo un’altra occasione storica. Attualmente, molte di quelle risorse sono a rischio a causa dell’assoluta incapacità amministrativa, al punto da non aver previsto, tra i pochi comuni italiani, le assunzioni necessarie per il personale a tempo determinato destinato al PNRR.

A partire dal 2010 si è verificata una costante riduzione del costo del personale, dovuta all’introduzione dei limiti alle assunzioni introdotti con il DL 78/2010, che ha portato l’importo a raggiungere 7.181.921,03 euro nell’anno 2018, con una diminuzione del 23,57%.

Le limitazioni di carattere normativo, da un lato, e la necessità di tagliare la spesa, dall’altro, non solo hanno impoverito il Comune di un numero adeguato di dipendenti, ma hanno anche comportato l’impossibilità di acquisire le giuste professionalità. Questo ha avuto come risultato che il lavoro è stato suddiviso tra i pochi rimasti e capaci.

Nonostante l’avvio del piano di riequilibrio, le minori restrizioni all’assunzione di personale e le risorse del PNRR, a circa due anni di governo dell’attuale amministrazione, l’unica assunzione degna di nota è stata quella dell’addetto stampa con funzioni anche di capo di gabinetto e segretario personale del Sindaco. È importante ricordare che questa persona ha ricoperto tale ruolo in modo abusivo per oltre un anno, a disprezzo delle leggi dello Stato italiano, a partire dal giorno della proclamazione del Sindaco fino al primo aprile 2021. È sorprendente che nessuno abbia prestato attenzione a questa grave violazione, nemmeno coloro che si presentavano come rappresentanti delle forze dell’ordine.

Anche sul tema del personale, sono stati evidenziati pesanti rilievi da parte del collegio dei revisori dei conti. Oltre alla evidente difficoltà della macchina amministrativa, il Sindaco si lamenta senza proporre alcuna soluzione e, anzi, aggrava la situazione lasciando senza incarico un Dirigente da poco assunto presso la Regione Puglia, senza sostituirlo e scaricando le deleghe su un altro dirigente che già è gravato da ruoli di responsabilità. Ma il Sindaco e chi lo segue e difende, cosa intendono fare?

Se è vero che il debito ereditato da Rotice ammonta a circa 28 milioni di euro, come ama dichiarare lui con correttezza, sarebbe utile che elencasse anche le risorse a credito ereditate dalle precedenti amministrazioni. È grazie a queste risorse che vengono prodotti annunci di realizzazioni di opere e che lui mette in bella mostra il suo sorriso ormai noto come il “sorriso Durban’s”.

Tuttavia, anche in questo caso, l’incapacità di spendere e realizzare gli interventi è cronica, al punto da rischiare la revoca e sospettare che siano state ricevute risorse che sono state nascoste. Questa è una questione che dovremmo farci chiarire.
Oltre al patrimonio di centinaia di opere realizzate dalle precedenti amministrazioni, ecco gran parte delle risorse che il Sindaco-imprenditore ha ereditato, dalla Giunta Riccardi prima e dai commissari dopo:

1) Adeguamento asilo nido comunale di via daunia 155.662,82 €
2) Collegamento funzionale tra lottizzazione C10 e l’incrocio tra via Hermada e via Santa Restituta 1.200.000,00 €
3) Collettamento reflui delle marine della Riviera Sud al depuratore di Manfredonia 8.500.000,00 €
4) Completamento fabbricato oasi lago salso 349.890,64 €
5) Impianto Biologico Anaerobico 19.174.222,97 €
6) Interventi finalizzati alla realizzazione di progetti di percorsi ciclabili 638.897,82 €
7) Intervento scuola elementare “De Sanctis” 700.000,00 €
8 ) Intervento scuola materna “Vanvitelli” 648.000,00 €
9) Lavori di efficientamento energetico dell’edificio scolastico “Infanzia Garibaldi” 170.000,00 €
10) Lavori di efficientamento energetico dell’edificio scolastico “San Giovanni Bosco” 928.547,47 €
11) Lavori di efficientamento energetico dell’edificio scolastico “Scuola Materna G. Galilei” 999.184,35 €
12) Lavori di sistemazione aree a verde della piazza antistante il Liceo Artistico- Pedagogico Roncalli memorial Falcoene e Borsellino 170.000,00 €
13) Manutenzione straordinaria strade urbane 229.614,00 €
14) Messa in sicurezza complesso edilizio ex sede dell’Istituto Tecnico Nautico sito in via Dante Alighieri 4.899.943,66 €
15) Parcheggio Pubblico a servizio del Parco Archeologico e della Basilica di Siponto 1.189.473,35 €
16) Progettazione sicurezza Scuola via San Giovanni Bosco 220.695,00 €
17) Progetto per la demolizione e ricostruzione del ponte in via Cervaro-Vallecola San Lazzaro 1.073.614,16 €
18) Progetto rigenerazione urbana “Parco di lama scalaria. Interventi: Riqualificazione immobile ex fabbriche di San Francesco, Parco di Grotta Scaloria: valorizzazione patrimonio naturale, Museo Civico Manfredi, Recupero Cappella della Maddalena, Senior Park, Lama Scaloria: sicurezza idraulica – mobilità sostenibile, Riqualificazione dell’immobile ex centro Padre Pio – alloggi sociali Intervento di pedonalizzazione del centro urbano, realizzazione di strutture permeabili, aree di aggregazione sociale e percorsi naturalistici sul fronte retrodunale. 5.000.000,00 €
19) Realizzazione del C.C.R. nel villaggio turistico Ippocampo 300.000,00 €
20) Realizzazione delle reti interne ai villaggi (Ippocampo, Scalo dei Saraceni, Sciale delle Rondinelle e Sciale degli Zingari) per 21.500.000,00 €
21) Realizzazione di un centro comunale di raccolta nel comune di Manfredonia 237.530,82 €
22) Realizzazione di un edificio da adibire a scuola materna all’interno del lotto della scuola 4° circolo didattico “Madre Tersa di Calcutta” 700.000,00 €
23) Riutilizzo acque reflue civili Impianto di depurazione di Manfredonia 6.393.200,00 €
24) SIN Manfredonia bonifiche discariche Pariti 1 Liquami, Pariti 2, Conte di Troia 12.690.215,00 €
25) Slow Tourism – tra le salicornie: progetto di conservazione, ripristino e miglioramento di alcune zone umide minori situate lungo la fascia costiera ricadente nei comuni di Manfredonia e Zapponeta 537.845,00 €
26) Strada X Strada i lavori di asfalto in corso sono stati finanziati con la deliberazione della Giunta Regionale n. 402 del 22 luglio 2022 si individua, tra i Comuni pugliesi, al n. 114 il Comune di Manfredonia assegnatario della somma di 1.588.835,37 €
27) Struttura polivalente a servizio del carnevale Dauno 2.000.000,00 €
28) Treno-tram realizzazione di una linea tramviaria in sostituzione dell’attuale linea ferroviaria Foggia – Manfredonia 50.000.000,00 €
29) Decreto n. 55 del 29 marzo 2022 ha previsto per il Comune di Manfredonia un importo di nell’ambito della Missione 5 C” – 15 – “Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura” 53.665.905,98 €

Il totale delle risorse disponibili è pari a 195.861.278,41 € non credo bisogna aggiungere altro se non la necessità di lavorare sodo ed introdurre tutte le iniziative possibili perché tutto questo si realizzi.

Oltre a tutte queste risorse, sarebbe opportuno elencare i progetti abbandonati o, meglio ancora, lasciati nei cassetti, a partire dal PUG (Piano Urbanistico Generale) fino agli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico di Siponto, che potrebbero trasformare radicalmente il volto di Manfredonia.

Purtroppo, il Sindaco-imprenditore si trova quotidianamente ad affrontare ostacoli che gli vengono messi davanti, come bucce di banana disseminate lungo il suo cammino. Non aver ascoltato l’appello a risolvere i suoi evidenti conflitti di interesse e aver utilizzato mascheramenti artificiosi lo ha messo alla berlina di fronte all’opinione pubblica.

La gestione della questione del Campo Sportivo Miramare, con le note prese di posizione del presidente Di Benedetto della SSD Manfredonia Calcio 1932, ha portato alla luce ciò che sospettavamo da tempo: Rotice è tutto e il contrario di tutto. Egli controlla e dirige la società che dovrebbe gestire un bene pubblico concesso, mentre come Sindaco dovrebbe essere chiamato a controllare la stessa società. Solo lui avrebbe potuto fare meglio.

Che dire del Polder 20 di Siponto, di cui è ufficialmente il possessore? Anche in questa occasione, il pensiero di Rotice è molto acuto, come potrebbe essere diversamente, considerando l’acume del personaggio che abbiamo di fronte. Non solo si sottrae al confronto evitando opportunamente le sedi appropriate per farlo, con la complicità delle opposizioni che vogliono fare tutto tranne che mandarlo a casa, ma si diletta nell’attività di investigatore alla ricerca di chi ha fornito le notizie alla stampa, definendoli diffamatori, tra cui un malcapitato consigliere comunale.

Ma la perla più bella risiede nelle sue ultime dichiarazioni: alla prima domanda della giornalista sostiene che “il tema è chiaro, è una richiesta di legittimazione di un’eredità, quindi non ci sono abusi, non c’è nulla”. Ed è qui che emerge la bugia del Sindaco-imprenditore, purtroppo per lui. Il “suo” Polder 20 è pieno di abusi edilizi ufficialmente rilevati, con relativi provvedimenti di demolizione. In materia di abusi edilizi. In questo caso, il destinatario dell’ordine di demolizione è il soggetto che ha la disponibilità dell’opera, indipendentemente dal fatto che l’abbia concretamente realizzata. Per i provvedimenti sanzionatori in materia urbanistica è sufficiente la notifica al proprietario dell’area e all’autore degli abusi. Alla seconda domanda riguardante possibili controlli, risponde che “sono richieste di legittimazione su qualcosa che non c’è”. Nemmeno lui ha ben compreso la questione. Ma se non ci sono abusi e non c’è nulla da legittimare, cosa ha chiesto di legittimare Rotice? Forse la sua presenza a Palazzo San Domenico?

Ci si chiede, di fronte a tanta confusione da parte di Rotice e situazioni poco chiare, se da una parte il Sindaco fa dimettere l’Assessore Lucia Trigiani per ragioni etiche e morali identiche, non potendo chiedere a se stesso di dimettersi, cosa fanno gli organi di polizia? Cosa fanno gli uffici comunali, chiamati in causa? Quali attività sta mettendo in campo il Dott. Guadagno, Responsabile dell’Anticorruzione comunale, nominato Segretario Generale dell’ente come uomo di fiducia dallo stesso Sindaco? Io ho un’idea, ne parlerò appena qualcuno avrà il coraggio di rispondermi.

Cosa aspettano i consiglieri di opposizione a presentare una mozione di sfiducia al Sindaco-imprenditore, visti i suoi evidenti conflitti di interesse? Aspettano che siano gli organi di stampa a fare l’opposizione? O si aspettano un altro sciagurato scioglimento del Consiglio Comunale?

Credo che sia giunto il momento di avere coraggio e di evidenziare anche le vicende interne all’opposizione, che sollevano più di un dubbio di connivenza con l’attuale amministrazione comunale.

Non c’è tempo per il dialogo, troppe volte la porta è stata sbattuta in faccia. Manfredonia merita una via d’uscita dignitosa e una classe dirigente all’altezza della sua storia.

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