Da una parte Giovanni Falcone, dall'altra Paolo Borsellino, con i nomi degli uomini e delle donne morti con loro nelle stragi di Capaci e via D'Amelio
Da una parte Giovanni Falcone, dall’altra Paolo Borsellino, con i nomi degli uomini e delle donne morti con loro nelle stragi di Capaci e via D’Amelio, nel 1992.
E poi quattro operai, a simboleggiare tutti i lavoratori che in Italia perdono o rischiano la vita mentre svolgono la propria professione.
E’ il murale della legalità realizzato dall’artista Kris Rizek e che la Uil Puglia ha voluto regalare alla città di Bari per ricordare le vittime di mafia e sui luoghi di lavoro.
L’opera, lunga 14 metri, è stata inaugurata oggi, in via Falcone e Borsellino, sul muro che delimita l’area delle ex casermette, destinata a ospitare il nuovo parco della giustizia.
Presenti, fra gli altri, il segretario generale Uil nazionale Pierpaolo Bombardieri, il sindaco di Bari Antonio Decaro, il procuratore della Repubblica Roberto Rossi e Matilde Montinaro, sorella di Antonio, il capo scorta di Falcone morto nella strage.
Bombardieri ha ricordato gli “eroi che hanno perso la vita per dare a questo Paese una speranza. Ci auguriamo – ha aggiunto – che questa opera possa aiutare tutti a non dimenticare e consegnare ai giovani la memoria di chi si è sacrificato per continuare a migliorare il Paese”.
Decaro ha ringraziato per il murale che tiene insieme “il tema della sicurezza sul lavoro, della legalità e della giustizia” rendendo omaggio ai “magistrati che con le loro scorte hanno sacrificato la vita in nome di valori come rispetto e democrazia. Chi passerà da qui – ha detto – vedrà le immagini dei due magistrati e si ricorderà le regole e i valori ai quali ci dobbiamo ispirare”.
Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo Uil nazionale e commissario straordinario Uil Puglia, ha evidenziato che l’opera è un “esempio per riconoscere il valore di persone che hanno perso la vita per difendere la democrazia”. (ANSA).
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