Dalla terra dei cachi alla terra di nessuno

Abusivismo commerciale dilagante da una parte e assoluta anarchia dall’altra si stanno facendo strada a Manfredonia. Una città nelle mani di nessu

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Abusivismo commerciale dilagante da una parte e assoluta anarchia dall’altra si stanno facendo strada a Manfredonia. Una città nelle mani di nessuno, con risse, accoltellamenti, pestaggi, alcolici a volontà, anche ai minorenni, in assoluta mancanza di controlli.

Una situazione che è precipitata per precise responsabilità dell’attuale Sindaco-imprenditore che ha pensato di modificare ordinanze che nel recente passato avevano prodotto i loro risultati, per favorire un non meglio definito sviluppo economico turistico della nostra città, pur con la consapevolezza di una evidente difficoltà di garantire la sicurezza necessaria, visto il corpo di Polizia Locale ormai decimato.

Si sente spesso parlare di questione “movida”, ma come ho sottolineato anche in passato, si tratta di un problema delicato, che richiede misure equilibrate per evitare ripercussioni negative sulla pacifica convivenza della comunità. Gli interessi in gioco sono molteplici: da un lato, c’è la necessità degli esercenti di diversificare e potenziare la loro offerta, non rinunciando alla musica; dall’altro, il diritto dei residenti e dei turisti di riposare senza dover subire rumori eccessivi fino a tarda notte.
In Italia, il consumo di alcolici da parte degli studenti è preoccupante: bevande alcoliche come birra e alcopops sono spesso acquistate nei locali pubblici, nei negozi e consumate in modo incontrollato. Questo è un problema che interessa tutto il Paese, con percentuali di consumo superiori alla media europea. È importante che ci sia una maggiore attenzione su questo tema e che si trovino soluzioni efficaci per prevenire il problema, soprattutto in una città come Manfredonia, dove l’anarchia sembra essere l’unica regola.

Tutto ciò costituisce anche una mancanza di rispetto nei confronti della legalità. È necessario adottare tutte le misure necessarie per contrastare questo fenomeno, al fine di evitare che le future generazioni diventino ancora più vulnerabili e deboli rispetto alle precedenti. La movida, che dovrebbe essere un momento di svago e divertimento, sta diventando un incubo per la comunità locale, con conseguenze sulla qualità della vita e sulla salute fisica e mentale delle persone.

Inoltre, questa situazione potrebbe favorire pochi e danneggiare l’immagine della città e la salute e la sicurezza dei nostri figli.
In un momento in cui il rispetto delle regole e delle istituzioni è fondamentale per la nostra società, non possiamo permettere che il disordine e l’anarchia regnino sovrani. Bisogna agire subito, per garantire la legalità e la sicurezza di tutti.

Cerchiamo di rendere quest’estate sicura e piacevole per tutti, evitando che diventi una scommessa pericolosa. Viviamola intensamente, senza però esagerare con l’alcol, e godiamoci serenamente le bellezze della nostra città.

Angelo Riccardi

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