Operazione risparmio: quasi 500mila pugliesi comprano alimenti prossimi alla scadenza

Le famiglie pugliesi, in lotta con l’aumento del costo della vita e la perdita di potere di acquisto, cercano di risparmiare e, per farlo, spesso inte

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Le famiglie pugliesi, in lotta con l’aumento del costo della vita e la perdita di potere di acquisto, cercano di risparmiare e, per farlo, spesso intervengono sul carrello della spesa; secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, addirittura il 16,4% dei rispondenti pugliesi, pari a oltre 469mila individui, ha dichiarato di comprare solo alimenti prossimi alla scadenza perché in sconto.

La percentuale risulta più alta rispetto a quella nazionale (12,1%). Non solo, sempre guardando alle abitudini di acquisto in Puglia emerge che il 51,1% dei rispondenti compra ormai praticamente solo prodotti in offerta (percentuale più altra rispetto al 46,9% rilevato a livello nazionale) e il 22,1% cambia ogni volta supermercato pur di inseguire gli sconti (25,8% a livello Italia).

E se il 18,9% degli intervistati pugliesi ha dichiarato di aver smesso di acquistare prodotti di grandi marche, più di uno su cinque, pari a più di 656mila persone, ha dichiarato di aver iniziato a fare la spesa esclusivamente nei discount.

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Gli aumenti hanno riguardato tutte le voci di spesa domestica e così le famiglie pugliesi, per contenere i costi, sono intervenute anche su altri fronti; in alcuni casi si tratta di abitudini virtuose come, ad esempio, chiudere l’acqua quando ci si lava i denti (82%) o usare la lavatrice solo a pieno carico (72%), ma non mancano azioni meno scontate e che, in alcuni casi, diventano vere e proprie “manie da risparmio”. Il 56% dei pugliesi, ad esempio, ha detto di riutilizzare imballaggi in plastica e cartone come contenitori domestici, il 26% usa i fondi del caffè per concimare fiori e il 23% tiene le luci spente anche quando servirebbero.

Ma grazie a comportamenti virtuosi e manie, quanto sono riusciti a risparmiare i pugliesi? Quasi 275 euro a famiglia, valore inferiore alla media nazionale (300 euro).

Quali sono le voci di spesa che incidono di più sui budget delle famiglie pugliesi? Non sorprende vedere che la bolletta elettrica ha conquistato la maglia nera come spesa domestica meno amata in Puglia (64,8%), seguita dall’assicurazione auto (60,7%) e dalla bolletta del gas (57,4%). E nonostante già molti pugliesi siano riusciti ad abbattere, almeno in parte, i costi di luce (42,6%), gas (32%), Rc auto (27,9%) e Pay Tv (14,8%), le bollette energetiche restano quelle su cui il maggior numero di famiglie vorrebbe risparmiare ulteriormente.

Per fortuna sempre più pugliesi hanno imparato che per risparmiare non bisogna fare necessariamente rinunce, ma a volte basta scegliere il fornitore giusto, tanto è vero che la metà del campione intervistato (50%) ha dichiarato di confrontare regolarmente i prezzi di spese domestiche obbligatorie prima di scegliere il prodotto da acquistare.Internet e i comparatori online (33,6%) sono risultati essere gli strumenti più usati per abbattere i costi delle principali voci di spesa familiare, ma sono ancora tanti coloro che riescono a risparmiare grazie al consiglio di amici/parenti (17,2%) e alle informazioni lette su quotidiani/periodici (22,1%) o ascoltate in radio/tv (20,5%).

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