A Trevignano, nel Lazio, la storia delle apparizioni mariane va avanti già da un po’ di tempo. Si ripeterebbero ogni 3 del mese. Voci di casa in casa,
A Trevignano, nel Lazio, la storia delle apparizioni mariane va avanti già da un po’ di tempo. Si ripeterebbero ogni 3 del mese. Voci di casa in casa, fedeli che hanno iniziato a voler visitare il luogo per molti già santuario, ma anche curiosi e tanti pronti a scagliarsi contro la veggente: Gisella Cardia. Negli ultimi giorni sono arrivate anche le telecamere e la TV e la cittadina, graziosa terra a contorno del lago, è stata presa d’assalto: dalle polemiche, ma anche da tanti fedeli.
TREVIGNANO COME CIVITAVECCHIA
Su questo nuovo luogo di apparizioni abbiamo intervistato il giornalista Paolo Brosio che all’estasi della veggente Gisella Cardia, a Trevignano, ha assistito personalmente più volte. Il caso di Trevignano, per lui, va accostato a quello di Civitavecchia, dove “la piccola Jessica il 2 febbraio 1995 aveva ricevuto dal parroco don Pablo la madonnina che ha lacrimato”. Trevignano e Civitavecchia sono entrambi “luoghi di apparizioni sacre e di madonnine candide che lacrimano sangue o liquido trasparente” e hanno un collegamento con un altro importante luodi apparizioni, Medjugorje. Non solo, c’è un’altra caratteristica comune: non siamo in una congregazione di religiosi, ma nell’ambito della famiglia cristiana dove si professa la fede cattolica senza essere dei religiosi. Il caso di Gisella e Gianni, a Trevignano, rappresenta una coppia di sposi che non pregava, ma che ha avuto la chiamata.
“SU TREVIGNANO DEVONO ESPRIMERSI IL VESCOVO E IL PAPA”
Dice ancora Brosio: “Non ho una cultura teologica specifica ma sono un giornalista che, dopo anni di cronaca e la conversione, ha approfondito queste tematiche applicando la metodologia giornalistica su fatti concreti”. Quello di Trevignano “è un fenomeno molto importante, ma andiamo con i piedi per terra, troviamo le prove di veridicità, passiamo al setaccio Gisella, attendiamo il giudizio del vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, e della congregazione della dottrina della fede in Vaticano e di Papa Francesco. Ma intanto non portiamola sul rogo come l’Inquisizione perchè i tribunali a furor di popolo, grazie a Dio, non ci sono più”.
La mente corre appunto alla madonnina di Citavecchia, al 1995, a “quel 2 febbraio giorno della Madonna della candelora ‘luce per tutte le genti’ alla quale per molto tempo il vescovo Grillo non credette, voleva distruggerla e denunciare tutto alla Procura di Civitavecchia per abuso di credulità popolare. Fu richiamato da Giovanni Paolo II che gli disse di avere misericordia per la statuina- ricorda Brosio- poi chiese perdono quando gli lacrimò sangue tra le braccia davanti a sette testimoni“.
“PAPA FRANCESCO HA AUTORIZZATO I PELLEGRINAGGI A “MEDJUGORJE”
E ora cosa farà Papa Francesco con Trevignano? “Stiamo a vedere. Questo Papa è gesuita e i gesuiti sono con i piedi in terra. Disse la Madonna non è un postino, ma sia a Fatima che a Lourdes” ha lasciato messaggi. “Ha iniziato poi ad apprezzare Medjugorje che oggi conta 42 milioni di fedeli, tanto da decretarlo luogo di culto e di preghiera e autorizzarne pellegrinaggi ufficialmente. Oggi- ricorda ancora Brosio- ha un suo vescovo distaccato dalla diocesi di Mostar; ricordiamo che monsignor Ratko Peric per più di venti anni ha ostacolato le apparizioni. Oggi i veggenti sono tutti lì e la Jugoslavia e gli ex comunisti invece si sono sciolti come neve al sole. Cosa vuol dire? Che se i fatti soprannaturali vengono da Dio nulla può fermare l’azione del soprannaturale quando è vero“, sottolinea il giornalista.
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