Aqp, sull’acqua c’è la «tassa rifiuti»

C’è una tassa rifiuti occulta che i cittadini pugliesi pagano nelle bollette dell’acqua. Sono i 32 milioni di euro spesi ogni anno per lo smaltimento

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C’è una tassa rifiuti occulta che i cittadini pugliesi pagano nelle bollette dell’acqua. Sono i 32 milioni di euro spesi ogni anno per lo smaltimento delle 210mila tonnellate di fanghi prodotte ogni anno dagli impianti di depurazione delle acque reflue. Rifiuti che devono essere avviati al recupero (servono per produrre compost). Ma siccome in Puglia non ci sono impianti, il 90% dei fanghi finisce fuori regione (prevalentemente in Lombardia, Emilia e Sicilia), con ulteriori costi di trasporto stimati in 6 milioni di euro l’anno.È una situazione che Acquedotto Pugliese è costretta a subire, da sempre. Ma gli appalti per la gestione di questo servizio procedono con grande fatica, fin da quando (2018) la società fu costretta ad annullare una procedura dove, su tre lotti, erano state presentate tre offerte identiche da altrettante aziende.

Aqp, sull’acqua c’è la «tassa rifiuti»

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