Acqua e foreste, beni da tutelare in Puglia

L’acqua e le foreste: un connubio naturale, efficace e sostenibile per contrastare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Due beni preziosi p

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L’acqua e le foreste: un connubio naturale, efficace e sostenibile per contrastare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Due beni preziosi per la biosfera. Siccità e desertificazione, indotte dai cambiamenti del clima, sono fenomeni in crescita che determinano non solo danni ambientali ma, anche, crisi economiche, sociali e migratorie. Foreste ed acqua sono quindi di primaria importanza e le aree protette contribuiscono alla conservazione di queste risorse naturali fondamentali per l’umanità.Per questo motivo, oggi, in occasione della «Giornata internazionale delle Foreste» e, domani 22, «Giornata internazionale dell’Acqua», a Bari presso la sala conferenze dell’Acquedotto Pugliese, è stato organizzato un convegno nazionale (suddiviso in più sessioni) per sensibilizzare la collettività sull’importanza del binomio foreste-acqua e per ricordarci quel percorso globale verso la sostenibilità che tutti abbiamo il dovere di non interrompere.

L’evento, promosso dal Comando per la Tutela Forestale e dei Parchi del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, vede attivi, in prima linea, i Comandi Regionali dell’Arma Forestale che, per la specifica competenza in materia, hanno organizzato contemporaneamente nel resto del Paese altrettanti convegni a livello regionale, con il coinvolgimento di altre amministrazioni, istituzioni accademiche, enti amministrativi regionali e locali, istituzioni scolastiche e associazioni ambientaliste, aventi la finalità di indicare prioritariamente innovate soluzioni e metodologie per la pianificazione e gestione sostenibile dell’acqua in condizioni di scarsità idrica, nonché del patrimonio forestale nazionale per mitigare i gravi danni del cambiamento climatico e del dissesto idrogeologico.

Acqua e foreste, beni da tutelare in Puglia

In Puglia, l’evento è organizzato da Aqp, il Comando Regione Carabinieri Forestale «Puglia» e la Società Italiana di Restauro Forestale: sarà l’occasione, oltre che per raccogliere i contributi dei numerosi relatori provenienti da tutta Italia, per ribadire l’importante di acqua e foreste quali risorse naturali messe continuamente a rischio, insieme a biodiversità e paesaggio, dalle aggressioni antropiche e dal cambiamento climatico, dovuti in gran parte alle alterazioni sistematiche degli habitat e degli ecosistemi naturali.

Proprio gli attacchi al territorio e gli incendi boschivi, con l’aggravamento del dissesto idrogeologico, uniti alle forme di illecito smaltimento dei rifiuti (tra cui le combustioni degli stessi) risultano essere nella nostra regione tra gli elementi di più forte perturbazione per l’ambiente, per l’inquinamento del suolo, dei corsi d’acqua e, quindi dei mari con preoccupante conseguenze per la qualità della vita e la salute dei cittadini; il tutto nonostante il legislatore abbia implementato il regime normativo di tutela delle matrici ambientali con l’introduzione degli ecoreati nell’ordinamento giuridico nazionale.

«In particolare quello degli incendi boschivi – ha spiegato il generale di brigata Antonio Danilo Mostacchi, comandante dei carabinieri forestali “Puglia” – rappresenta il fattore di maggiore criticità per il patrimonio forestale della regione, al cui contrasto i Carabinieri Forestali dedicano uno sforzo crescente anche attraverso l’analisi del fenomeno e la mirata pianificazione delle azioni di prevenzione e repressione del relativo reato nelle aree maggiormente a rischio di incendi, in gran parte sorretti dalla mano dolosa dell’uomo».

Se la Puglia è la regione italiana con il più basso indice di boscosità è anche quella con uno dei più alti indici di biodiversità vegetale. Secondo l’Inventario Forestale Nazionale in Puglia le foreste ricoprono una superficie di 189.086 ettari.

Rapportata alla superficie regionale queste rappresentano il 9,7% del territorio, mentre a livello nazionale la superficie forestale media è oltre il 39%.

La Puglia è l’unica regione in Italia in cui vivono tutte le 10 specie di quercia presenti sul territorio nazionale (roverella, leccio, cerro, sughera, rovere, farnia, quercia spinosa, farnetto, vallonea e fragno) e per questo motivo viene chiamata anche la «Terra delle dieci querce».

Ogni pugliese ha a disposizione circa 460 metri quadrati di area forestale, una superficie che corrisponde a poco meno di quella di 2 campi da tennis, che non è molto se rapportata alla media italiana, per cui ogni cittadino statisticamente risulta avere a disposizione l’equivalente di 7 campi da tennis.

«I boschi, formati da numerose specie vegetali e animali, svolgono una diversificata multifunzionalità per la difesa del territorio, dell’ambiente e della biodiversità con una preminente importanza per la difesa del suolo e regimazione della circolazione idrica ed eolica. La rilevanza dei valori pubblicistici e l’erogazione di servizi ecosistemici dei complessi forestali (assorbimento di CO2, protezione idrogeologica, conservazione delle risorse idriche e della biodiversità e del paesaggio, funzione estetico-ricreativa) assumono dunque una particolare rilevanza nei sistemi territoriali di riferimento cui occorre assicurare adeguata tutela e salvaguardia», ha commentato da esperto di diritto ambientale e di tutela della biodiversità il generale di divisione Nazario Palmieri, vice comandante del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dei carabinieri che oggi aprirà i lavori del convegno nazionale.

Saranno presenti anche il prefetto di Bari, Antonia Bellomo, l’assessore regionale all’Agricoltura e foreste, Donato Pentassuglia, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il direttore industriale dell’Aqp, Antonio De LeoGiovanni Vetritto in qualità di consigliere del Dipartimento degli affari regionali e delle autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il presidente della Società Italiana di Restauro Forestale, Bartolomeo Schirone.

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