Sebbene il lavoro di cura dei figli rimanga in Italia prevalentemente femminile, i padri hanno iniziato a riappropriarsi del loro ruolo in famiglia e
Sebbene il lavoro di cura dei figli rimanga in Italia prevalentemente femminile, i padri hanno iniziato a riappropriarsi del loro ruolo in famiglia e non vogliono più rinunciare al tempo con i figli a causa degli impegni lavorativi.
Se ancora oggi sono le donne a dover rinunciare alla carriera o al posto di lavoro, perché gli impegni a casa diventano un impedimento alla loro vita professionale, qualcosa si muove nell’universo della paternità.Questa l’analisi di Save the Children che in occasione della Festa del papà.
Un segnale positivo viene dalla crescita, seppure lenta e graduale, del numero dei papà che richiedono i congedi di paternità. Alla sua introduzione, nel 2012 il congedo di paternità prevedeva un solo giorno obbligatorio e due facoltativi, mentre oggi garantisce 10 giorni obbligatori e uno facoltativo ed è fruibile tra i due mesi precedenti e i 5 successivi al parto. Il tasso di utilizzo del congedo di paternità presenta un trend di crescita, passando dal 19,23% del 2013 al 48,53% del 2018 e attestandosi al 57,60% nel 2021. I padri che hanno chiesto il congedo di paternità nel 2021 sono stati 155.845, su un totale di 400mila nascite. (ANSA).
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