Puglia, gli idonei al «concorsone» ora invocano l’assunzione

«Noi puntiamo allo scorrimento massivo delle graduatorie, chiediamo di offrire la possibilità ad un gran numero di persone che hanno superato un conco

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«Noi puntiamo allo scorrimento massivo delle graduatorie, chiediamo di offrire la possibilità ad un gran numero di persone che hanno superato un concorso pubblico di entrare nella pubblica amministrazione». Nasce un comitato che raggruppa quanti hanno già superato il «concorsone» per titoli ed esame della Regione Puglia valso finora l’assunzione di 249 persone.Il problema è che la selezione è stata superata da 1800 candidati, che oggi invocano l’assunzione. Il comitato li rappresenta tutti. Per potere partecipare al concorso regionale era necessario essere in possesso della laurea

Concorsone Regione Puglia, dal 9 maggio al via le prove scritte

Il concorso è stato bandito a inizio 2022 dalla Regione Puglia. Viene suddiviso in 27 profili diversi. Ogni profilo ha il suo bando: dalla comunicazione istituzionale alla gestione delle risorse umane, sino ad economia e finanza. Da aprile a luglio 2022 la prova unica scritta per ciascun profilo. Pian piano giungono i risultati delle prove che danno vita a diverse graduatorie: 27, già approvate da 6 mesi.

Da questi elenchi la Regione attinge per le prime assunzioni per i diversi profili per un totale, inizialmente, di 209 posti cui se ne sono aggiunti altri 40 unità. Il 22 dicembre 2022 la giunta regionale approva una delibera in base alla quale altre amministrazioni possono attingere a quelle graduatorie. Il primo Comune che usufruisce di questa possibilità è Noicattaro che chiede 3 unità.

«Questa convenzione con gli enti locali – spiegano dal Comitato Idonei Regione Puglia 2022 – a detta anche del consigliere regionale Paolicelli che ci sostiene, ha un problema di fondo: la delibera menziona una norma che noi definiamo clausola di ritorno di ritorno, ossia la possibilità che la Regione ha di richiamare un idoneo che ha accettato un contratto a tempo determinato in un altro ente».

Il Comitato spiega: «Nel caso in cui un Comune richiama un idoneo in graduatoria, questi accetta e firma il contratto ma la Regione si riserva la possibilità di richiamare l’idoneo. Così l’ente locale assume una persona, la forma ma allo stesso tempo si corre il rischio di vedersela sottratta di lì a poco. Inoltre l’ente è tenuto a versare 350 euro alla Regione per ciascun assunto una tantum»

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