sotto sequestro un’area di circa 1500 mq, adibita a deposito edile abusivo, situato nell’isola di San Domino, nell’arcipellago delle Tremiti. L
sotto sequestro un’area di circa 1500 mq, adibita a deposito edile abusivo, situato nell’isola di San Domino, nell’arcipellago delle Tremiti.
L’attività è stata eseguita dai carabinieri della Stazione ‘Parco di San Nicandro’, con i colleghi delle Isole Tremiti: i militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo disposto dal gip del Tribunale di Foggia nei confronti di un imprenditore edile per aver eseguito opere in area boscata, rientrante nel perimetro del Parco nazionale del Gargano, sottoposta a vincolo paesaggistico e di notevole interesse pubblico, in assenza di permesso di costruire, autorizzazione paesaggistica e parere assentivo in ordine al rilascio della valutazione di incidenza ambientale.
L’attività di indagine, durata oltre sei mesi, ha permesso di appurare la presenza delle opere abusive edificate in un’area di particolare pregio paesistico, con creazione di un parcheggio destinato alla custodia di diversi mezzi d’opera per il movimento terra, nonché box da cantiere con stivaggio di attrezzature da lavoro, invadendo altresì, ai fini di occupazione, un’area di proprietà del Comune di Isole Tremiti in assenza di apposito atto di concessione.
Le operazioni di verifica sui luoghi e di controllo, sono state corroborate anche da un’attività parallela di acquisizione di documentazione cartografica e documentale volta a determinare l’illecito riscontrato, consentendo di accertare come l’indagato utilizzava sistematicamente l’area per scopi diversi da quelli originari.Il provvedimento cautelare reale, eseguito sotto la direzione del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Gargano di Monte Sant’Angelo, si inserisce in una più ampia e articolata attività investigativa condotta dall’Arma con il coordinamento dalla Procura di Foggia finalizzata ad accertare e a rilevare gli illeciti di natura urbanistica, ambientale e contro il patrimonio, con particolare attenzione alle aree protette vulnerabili ricadenti nel perimetro dell’importante area protetta.
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