Puglia: Aerospazio, crisi quasi alle spalle, export cresce del 24,9% in III trim 2022 -2-

Molta parte di questa ripresa e' legata alla esistenza strutturata, in Regione, di un ecosistema dinamico che puo' far leva anche su centri di ricerca

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Molta parte di questa ripresa e’ legata alla esistenza strutturata, in Regione, di un ecosistema dinamico che puo’ far leva anche su centri di ricerca di altissimo livello, anche nazionale: dal Politecnico di Bari all’universita’ del Salento e di Bari per la meccanica, la propulsione e l’avionica, all’Enea (materiali innovativi) ed il Cnr(sensoristica e tecnologie spaziali). Il recupero di export riguarda soprattutto i mercati Usa e del Regno Unito, quest’ultimo partner importantissimo per la Puglia, secondo, nel 2021, per le esportazioni (dopo gli Stati Uniti) e terzo per le importazioni (dopo Usa e Germania). Il valore dell’export ha superato nel 2021, nel Regno Unito, i 55,8 milioni di euro, in crescita del 111,5% rispetto all’anno precedente. La scommessa dunque e’ tutta sui mercati internazionali.

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Come per gli Usa, il primo mercato per destinazione dell’export, dove attrarre investimenti ed aprire a nuove commesse e collaborazioni. Per questo la Regione con le aziende di punta del polo e’ attiva in tutti gli appuntamenti internazionali del settore: da Aeromart Toulouse di novembre scorso in Francia, a Tolosa, la capitale europea dell’industria aerospaziale al centro dei programmi Airbus, al Forum europeo NSE a Roma a dicembre 2022, forum internazionale dedicato alle nuove frontiere dell’industria spaziale, appuntamento al quale la regione ha partecipato in collaborazione con il Distretto Tecnologico Aerospaziale e con Aeroporti di Puglia. Tutti eventi questi che hanno l’obiettivo di promuovere quello che l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, definisce “Un settore di punta per attrarre investimenti in Puglia’.

Questo spiega l’impegno regionale anche nel dar vita, a sostegno del settore, al distretto tecnologico Aerospaziale (DTA) che ha per soci le universita’ pugliesi di Bari e del Salento, il Politecnico, il Cnr e 22 imprese del comparto che operano per aumentare la produzione e la competitivita’, creando innovazione e stimolando la ricerca. Alcune di esse hanno anche acquisito posizioni di livello nazionale ed internazionale con la partecipazione a programmi sia dell’Agenzia spaziale europea (Esa) che italiana (Asi), grazie alla progettazione e realizzazione di sistemi informativi ad alta tecnologia, moduli motore e componenti. Su tutto vi e’ poi il futuro, gia’ presente, nella space economy, costituito dai voli suborbitali con l’aeroporto di Grottaglie sede dello spazioporto e le prime procedure per la progettazione dell’infrastruttura.

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