Si è aperta il 7 marzo la sesta edizione della Banca nazionale delle Terre Agricole (Bta) di Ismea con quasi 20 mila ettari di terra rimessi in circol
Si è aperta il 7 marzo la sesta edizione della Banca nazionale delle Terre Agricole (Bta) di Ismea con quasi 20 mila ettari di terra rimessi in circolo, per un totale di oltre 800 aziende agricole potenziali e un valore a base d’asta di 260 milioni di euro.
In Puglia i terreni di questa sesta edizione sono il 9% delle superfici complessive.
Complessivamente nella regione sono 69 i terreni soggetti alla procedura di vendita competitiva, per un totale di oltre 1.782 ettari e un valore a base d’asta di circa 27,9 milioni di euro. In testa le province di Taranto con 14 terreni e 465 ettari (26%), Foggia con 19 terreni e 354 ettari (20%) e Bari con 11 terreni e 352 ettari (20%). Seguono Barletta con 10 terreni e 288 ettari (16%), Brindisi con 11 terreni e 224 ettari (13%) e Lecce con 4 terreni e 95 ettari (5%).
Con Bta, Ismea prosegue il suo impegno teso a favorire la mobilità del mercato fondiario reimmettendo nel circuito produttivo terreni, attraverso procedure semplici, telematiche, aperte a tutti e con la possibilità, per gli imprenditori agricoli under 41, di ottenere una rateizzazione del prezzo di acquisto fino a 30 anni. Un’importante novità di questa edizione riguarda la procedura di vendita dei terreni che tornano su BTA dopo il quarto tentativo; per questi è prevista la possibilità di effettuare direttamente, sul portale dedicato, una prima offerta di acquisto e prenotare la fase di rilancio.
La Banca nazionale delle Terre Agricole è stata istituita nel 2016, con la legge n.154 del 28 luglio, per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di terra, raccogliendo e rendendo accessibili a tutti le informazioni sulle caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali relative ai terreni messi in vendita.
Attualmente alimentata da terreni agricoli derivanti dalle operazioni fondiarie di Ismea, la Banca nazionale delle Terre Agricole può raccogliere anche le superfici fondiarie appartenenti a Regioni e Province autonome e altri soggetti pubblici.
La procedura di vendita, semplificata grazie all’utilizzo di uno sportello telematico, garantisce trasparenza e semplicità.
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