Emergenza criminalità nel Foggiano, 28 comuni vogliono sentirsi più al sicuro e si candidano per accedere ai fondi del Ministero dell’Interno per l’im
Emergenza criminalità nel Foggiano, 28 comuni vogliono sentirsi più al sicuro e si candidano per accedere ai fondi del Ministero dell’Interno per l’implementazione e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza.
Nel dettaglio, a farne richiesta, sono stati i comuni di Alberona, Apricena, Ascoli Satriano, Bovino, Carapelle, Carlantino, Cerignola, Deliceto, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Lucera, Manfredonia, Mattinata, Monteleone di Puglia, Monte Sant’Angelo, Ordona, Orsara di Puglia, Orta Nova, Rocchetta Sant’Antonio, San Nicandro Garganico, San Paolo Civitate, Serracapriola, Stornarella, Troia, Vico del Gargano, Vieste e Zapponeta. Le richieste progettuali sono state elaborate anche sulla base delle indicazioni fornite dai presidi di polizia sul territorio, e validate in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
“La partecipazione all’avviso ministeriale è la conferma dell’attenzione rivolta dai sindaci di questa provincia al tema della sicurezza urbana e dell’importanza strategica degli interventi per una sempre più efficace tutela della collettività”, ha osservato il prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, all’esito della trasmissione al Ministero dell’Intemo delle progettualità curate dalle Amministrazioni comunali nel rispetto dei termini fissati dal decreto ministeriale.
I progetti – sui quali la Zona Telecomunicazioni della Puglia e Basilicata della Polizia di Stato ha espresso il parere tecnico favorevole – concorreranno ora alla procedura per l’assegnazione delle risorse messe a disposizione annualmente dal Ministero dell’Interno agli Enti locali, per gli interventi di realizzazione o potenziamento di tali sistemi tecnologici a supporto dell’azione di prevenzione e repressione dei reati.
II tema delle scelte pubbliche rivolte in via prioritaria al perseguimento degli obiettivi di sicurezza è stato più volte oggetto di confronto e di sensibilizzazione da parte della Prefettura con le Amministrazioni comunali, che si stanno incontrando nel corso dei comitati itineranti per l’ordine e la sicurezza pubblica. In alcuni Comuni il tema è stato espressamente contemplato all’interno dell’articolato Patto per la sicurezza urbana , già sottoscritto con il Comune di Foggia, e che nell’imminenza verrà formalizzato anche con i Comuni di Cerignola. Manfredonia, Lucera e San Severo.L’analisi dello scenario criminale di questa provincia attesta una forte incidenza della criminalità, con la presenza di consorterie mafiose riconosciute definitivamente in sentenze passate in giudicato, che si sono dotate nel tempo di una organizzazione sempre più strutturata ed hanno sviluppato la capacità di stabilire interconnessioni, finalizzate al raggiungimento di modelli tendenzialmente federali, e proiezioni nazionali ed interazionali.La questione foggiana ha assunto a tutti i livelli una centralità strategica – come dimostrato anche dalla recente partecipazione del Ministro dell’Interno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi a Foggia lo scorso 6 febbraio – con un importante investimento di risorse per rendere più efficiente e tangibile l’attività di contrasto, che ha consentito negli ultimi tempi di limitare in maniera significativa l’articolato quadro criminale della provincia, grazie agli importanti risultati processuali ed investigativi conseguiti dalla magistratura e dalle forze di polizia.
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