Allarme trichinellosi a Foggia, 10 i casi: sospetti dopo cena a base di cinghiale

Salgono a 10 i casi di trichinellosi in provincia di Foggia, dove gli igienisti della Asl sospettano che dietro le intossicazioni del parass

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Salgono a 10 i casi di trichinellosi in provincia di Foggia, dove gli igienisti della Asl sospettano che dietro le intossicazioni del parassita ci sarebbe il consumo di carne di cinghiale non controllata. Secondo quanto si apprende tra gli infetti ci sarebbe anche una bambina, le persone colpite dal virus sono tornate già a casa e stanno abbastanza bene. Dopo la segnalazione dei casi di trichinosi dell’uomo il servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale dell’Asl di Foggia ha avviato una capillare attività di controllo e verifica dei prodotti alimentari con sospetta infestazione da trichinella. Ma il sospetto è che a causare la malattia sia stato il consumo di carne di cinghiale consumata in un banchetto privato o carne di maiale non controllata.

Il legame tra il primo caso emerso di una persona ricoverata alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo con tutti quelli che sono seguiti sarebbe quindi scaturita da una tavolata a base di carne, frutto di una battuta di caccia sui Monti Dauni. Il timore dei sanitari, è che il focolaio possa crescere. Per questo si sta cercando di ricostruire la catena del contagio, chiarendo comunque che l’infezione da trichinellosi non viene trasmessa fra persone.

I SINTOMI

Il contagio infatti avviene solo per via alimentare, con il consumo di carne cruda o poco cotta che può contenere le larve del parassita. Come spiegano gli esperti dell’Iss, le larve si localizzano a livello intestinale per poi migrare nei muscoli «dove si incistano». Il parassita può infettare mammiferi, uccelli e rettili, in generale animali carnivori e onnivori, come maiali, volpi, cinghiali, cani, gatti e naturalmente l’uomo. L’incubazione può durare dagli otto ai 15 giorni, ma può arrivare fino a 45 a seconda della quantità di parassiti ingeriti. Raramente l’infezione può portare al decesso, mentre la sintomatologia è caratterizzata da diarrea, dolori muscolari, debolezza, sudorazione, edemi alle palpebre superiori, fotofobia e febbre.

cinghiali

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