Controlli serrati sul Gargano e fari puntati su Vieste, ma ancora nessuna traccia del boss Marco Raduano, evaso lo scorso 24 febbraio . Le ricerche co
Controlli serrati sul Gargano e fari puntati su Vieste, ma ancora nessuna traccia del boss Marco Raduano, evaso lo scorso 24 febbraio . Le ricerche continuano a dare esito negativo anche sull’isola.
La scena da film racchiusa in 16 secondiil fiilmeato continua a circolare accompagnata da una domanda: come sia potuto succedere in un carcere di massima sicurezza. La deputata M5S Carla Giuliano ha annunciato un’interrogazione parlamentare.
Il 40enne, esponente di spicco della mafia garganica, si è calato dalla struttura scivolando lungo le lenzuola annodate. Dopo il tonfo, la corsa. Si fa ormai strada l’ipotesi che la fuga fosse pianificata da tempo. L’uomo, probabilmente, ha goduto dell’appoggio di qualcuno.
“Da quanto sappiamo, al momento dell’evasione la sala operativa del carcere nuorese non era presidiata per mancanza di personale”, ha dichiarato oggi Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. “Non basta la videosorveglianza se non supportata da intelligenza artificiale e, soprattutto, se nessuno può badare ai monitor o deve controllarne decine mentre si occupa di innumerevoli altre incombenze. Lo denunciamo da tempo ed è uno dei principali temi che abbiamo posto al neo cpo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, nell’unica occasione di confronto il 26 gennaio scorso. Socraticamente, se sapere di non sapere è sintomo di conoscenza, fingere di non sapere è patologico”.Il sindacalista chiede cospicue e reali assunzioni straordinarie subito: “La videosorveglianza non si può tradurre in uno strumento di sicurezza passiva, idoneo solo a verificare gli eventi dopo che si siano realizzati, ma deve costituire un ausilio per la sicurezza attiva e la prevenzione. Servono software d’intelligenza artificiale in grado di allertare gli operatori ove si verifichino azioni anomale, ma soprattutto urge potenziare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità”.
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