Boss evaso, il Dap: «Accertamenti urgenti su quanto avvenuto a Badu ‘e Carros»

Accertamenti urgenti su quanto avvenuto ieri al carcere di massima sicurezza di Badu ‘e Carros, dove è evaso il boss della Sacra Corona Unita Marco Ra

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Accertamenti urgenti su quanto avvenuto ieri al carcere di massima sicurezza di Badu ‘e Carros, dove è evaso il boss della Sacra Corona Unita Marco Raduano

Boss condannato a 19 anni evade dal carcere di Badu 'e Carros: è Marco Raduano, detto «Pallone»- Corriere.it

Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, attraverso la direzione generale detenuti e trattamento, ha dato mandato al Provveditore regionale della Sardegna di svolgere «con urgenza» accertamenti e verifiche.

Lo fa sapere il ministero della Giustizia precisando che il fine degli accertamenti è quello di «appurare cause, circostanze e modalità dell’accaduto».

L’autorità giudiziaria competente ha già fornito il suo nulla osta all’attività ispettiva.

Oggi è arrivata una prima ricostruzione dei fatti, dopo il clamoroso video dell’evasione tramite una corda di lenzuola annodate. L’assenza di Raduano è stata accertata intorno alle 19, ma la fuga immortalata dalle telecamere è avvenuta intorno alle 17, durante l’ora d’aria, dunque il boss del Gargano ha avuto due ore di tempo per dileguarsi prima che scattasse la caccia all’uomo, tuttora in corso, nell’intera Sardegna.

Nel frattempo i sindacati rilanciano l’allarme sulle carenze di organico negli istituti di pena sardi. «Il detenuto pugliese è evaso in modo rocambolesco da uno dei penitenziari più sicuri d’Italia, pare avesse tutto pronto e che l’evasione fosse ben architettata e programmata da tempo – osserva il segretario generale Fns Cisl Sardegna Giovanni Villa -. Da mesi denunciamo la carenza di personale e questo è il fattore principale che ha compromesso la sicurezza nel carcere nuorese».

Mimmo Nicotra presidente del Consipe, pone l’attenzione sull’urgenza di una «riforma del corpo di polizia penitenziaria, numericamente inadeguata, con una scadente formazione, non equipaggiata, priva di guida e status di polizia».

«Amministrazione penitenziaria complice», tuona  il segretario provinciale nuorese dell’Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria, Giovanni Conteddu: «Da anni denunciamo la carenza di personale. L’ultima volta a novembre 2022 abbiamo informato il Provveditore regionale che a Nuoro in molti posti di servizio (garitta muro di cinta, sala reggia dove sono presenti le telecamere) non è presente l’agente e c’è difficoltà a sviluppare i servizi e a garantire i livelli minimi di sicurezza. Se ieri quei posti di servizio fossero stati coperti Raduano non sarebbe evaso».

«Le risposte alle nostre lettere dai superiori uffici – continua – avevano sempre la seguente dicitura: ‘a Nuoro il personale è sufficiente per garantire i servizi’. Sicuramente adesso per colpa della nostra amministrazione il capro espiatorio sarà il povero collega che era in turno, ma noi come sindacato non lo permetteremo. Il complice di tutto questo è la nostra amministrazione».

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