La crisi di ‘Casa Sollievo’ spaventa la città di San Pio

La situazione economica di Casa Sollievo della Sofferenza preoccupa la politica e la cittadina di San Giovanni Rotondo. Al punto da portare il primo c

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La situazione economica di Casa Sollievo della Sofferenza preoccupa la politica e la cittadina di San Giovanni Rotondo. Al punto da portare il primo cittadino, Michele Crisetti, a convocare un Consiglio comunale monotematico aperte ed urgente. “Assieme a tutta l’amministrazione comunale da me guidata, alla luce delle problematiche emerse in ordine alla situazione di Casa Sollievo della Sofferenza, ho deciso di convocare con urgenza, anche su richiesta dei sindacati di categoria, un consiglio comunale monotematico aperto”, anticipa.

La data in cui si riunirà l’assise sarà decisa a strettissimo giro. Solo poche settimane fa, si era tenuto un incontro, terminato con un nulla di fatto, tra le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Fials, Nursing Up, Nursind e il nuovo direttore generale di Casa Sollievo, Gino Gumirato, con i rappresentanti dei lavoratori che chiedevano chiarimenti sugli adeguamenti contrattuali e sugli incarichi attribuiti in ambito amministrativo.

Un altro incontro era stato fissato il 15 febbraio in Regione Puglia per ‘battere cassa’ e discutere delle richieste avanzate dall’ospedale di San Pio, in particolar modo quelle sul rifinanziamento della Cardiochirurgia e sulla possibilità di fare accordi di confine, mobilità attiva extraregionale, ovvero fondi in entrate per coprire i costi per le prestazioni sanitarie ai pazienti di altre regioni.

Il 22 febbraio i sindacalisti Angelo Ricucci, Lorenzo Palena, Marcello Perulli, Giuseppe Mangiacotti, Luigi Giorgione e Giovanni Grifa, si sono rivolti alla Asl Foggia chiedendo di essere convocati unitamente alla direzione generale di Casa Sollievo della Sofferenza per dirimere le problematiche.

Secondo i sindacalisti il direttore generale dell’ospedale di San Pio, avrebbe più volte comunicato loro la volontà di rinunciare a dei posti letto e di non avere le risorse per erogare gli adeguamenti con i relativi arretrati contrattuali, “mentre a noi risulta che nelle prestazioni che vengono pagate dalla Asl Foggia, sono comprensive anche del costo contrattuale” aggiungono.

Attendono, per il 7 marzo, di ricevere da Gino Gumirato una proposta economica unitamente alla presentazione del piano industriale. Proposta economica che sarà presentata a prescindere dalla disponibilità della Regione, aveva precisato il direttore generale, che nelle settimane scorse, attraverso una nota stampa, aveva rassicurato “la declinazione del piano strategico 2023-2025 entro il 28 febbraio e soprattutto con una posizione chiara sulla data di prima applicazione del contratto per il comparto”.Intanto lavoratori attendono risposte sulle questioni avanzate durante il sit-in del 2 febbraio, in particolar modo in merito all’adeguamento contrattuale e alla liquidazione degli arretrati.  Non ci saranno tagli al personale stabilizzato. Sembra invece segnato il destino dei determinati e degli interinali.

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